SANTI’ISIDORO – PORTO CESAREO (Lecce) – Maxi sequestro eseguito dal Nucleo Investigativo di polizia ambientale e forestale di Lecce. Gli investigatori hanno apposto i sigilli a Sant’Isidoro nell’area dell’ex stabilimento ittico, di proprietà del demanio, ma in uso alla società Jolly Mare srl.
Sotto sequestro preventivo sono finite diverse superfici:un’ area di cantiere di 26mila metri quadrati; una superficie di 1200 metri quadrati dove erano stati stoccati rifiuti inerti e, ancora, una terza area in cui erano stati stoccati 43 manufatti in cemento armato. L’amministratore, assistito dall’avvocato Anna Maria Ciardo, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Secondo le certosine indagini degli investigatori, i lavori sarebbero stati eseguiti in assenza di titoli urbanistico edilizi e paesaggistici. Tutta l’area è sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico e ricade all’interno della zona “C” dell’Area Marina protetta denominata “Porto Cesareo”. Il sequestro si è reso necessario per arginare il probabile pericolo di alterazione, dispersione dei luoghi. I lavori di movimento e di apporto di materiale inerte intorno agli argini del bacino idrico artificiale avrebbero impedito l’ingresso dei natanti all’interno dell’area di bacino. Nel cantiere, poi, sarebbe stata stoccata una quantità di rifiuti e di materiale inerte che, per tipologia, si presume possano provenire dal fondo marino del bacino probabilmente asportato per garantirne l’aumento della profondità.
F.Oli.




