Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Morte Benincasa: familiari chiedono risarcimento di due milioni di euro

$
0
0

funerali-carlo-benincasaLECCE – Non meno di due milioni di euro. E’ la richiesta risarcitoria formalizzata dagli avvocati Stefano Prontera e Paolo Pepe per conto dei familiari del consigliere comunale del Pd Carlo Benincasa deceduto a seguito di un presunto caso di malasanità. Moglie e figlio della vittima entrano così nel processo. Il gup ha disposto anche la citazione a giudizio come responsabile civile dell’Asl e l’udienza è stata rinviata al prossimo 1 marzo.

Quel giorno rischiano di finire sotto processo un medico, due infermieri ed altrettanti operatori di soccorso, residenti tra Lecce, Cavallino, Vitigliano (frazione di Santa Cesarea Terme) e Maglie. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di omicidio colposo e falso ideologico in concorso.

La vicenda giudiziaria ha avuto un iter lungo e complesso. Il 15 marzo scorso, infatti, il gip Vincenzo Brancato aveva disposto l’imputazione coatta dei cinque imputati accogliendo la seconda opposizione alla richiesta di archiviazione. Il sostituto procuratore Emilio Arnesano ha così riformulato un nuovo capo d’imputazione chiedendo il rinvio a giudizio dei cinque imputati.

La morte di Carlo Benincasa, figura storica della sinistra cittadina, risale al 19 aprile di tre anni fa. L’indagine venne messa in moto con una circostanziata querela depositata dalla moglie e dal figlio del politico. I familiari sollevarono dubbi sulla efficacia e la tempestività fornita nei soccorsi. Sarebbe venuto meno il corretto approccio terapeutico in caso di edema polmonare acuto e non sarebbe stato utilizzato il defibrillatore automatico.

Benincasa, infatti, sarebbe stato collocato in una posizione supina che avrebbe aggravato lo stato di salute. Per le linee guida della comunità scientifica nazionale e internazionale il paziente avrebbe dovuto assumere una posizione seduta. e poi c’è anche l’accusa di falso. Gli imputati avrebbero attestato nel cartellino dell’emergenza l’arrivo dell’ambulanza del 118 e della sola medicalizzata rispettivamente alle 20:55 e alle 20:58 mentre dalle conversazioni tra i parenti di Benincasa e gli operatori del servizio del 118 e tra la centrale operativa ed i mezzi di soccorso intervenuti risulterebbe che l’ultima chiamata relativa alla richiesta di intervento avvenne alle 20:57:25 e quella per l’intervento dell’ambulanza medicalizzata solo alle 20:29. Per due volte, però, il pubblico ministero ha formulato richiesta di archiviazione in quanto non vi sarebbero elementi idonei per sostenere l’accusa.

Secondo la Procura, in casi così gravi anche un intervento immediato, l’utilizzo di un defibrillatore o un ricovero in ospedale non avrebbero potuto evitare la tragedia. Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Massimiliano Petrachi, Giuseppe De Luca, Ester Nemola e Matilde Macchitella.

F.Oli.

funerali-carlo-benincasa funerali-carlo-benincasa_3 funerali-carlo-benincasa_2

Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Trending Articles