LECCE – Otto medici indagati per la morte di un cittadino albanese. La Procura ha aperto un’indagine per chiarire cause ed eventuali responsabilità relative al decesso del 47enne Anton Lekjonaj avvenuto l’11 novembre scorso all’ospedale “Vito Fazzi”. In giornata il sostituto procuratore Roberta Licci (titolare del fascicolo) ha conferito incarico al medico legale Marcello Chirosi e al dottore Salvatore Mandurino, specialista in chirurgia generale e urologia, di eseguire l’autopsia. L’avviso notificato ai medici (residenti tra Gallipoli, Nardò e Lecce e in servizio in diversi reparti) è un atto a garanzia di chi lo ha ricevuto proprio perché consente di prendere parte attraverso i propri consulenti alle fasi iniziali ed esplorative dell’indagine. L’accusa è di omicidio colposo in concorso.
Questo ennesimo presunto caso di malasanità è venuto a galla dopo la denuncia sporta dai familiari assistiti dall’avvocato Mario Fazzini. Una decina di giorni fa il 48enne avverte dei dolori alla schiena per una sospetta broncopolmonite. Si presenta così in ospedale dove viene sottoposto ai primi accertamenti. Al 48enne viene riscontrata una patologia al cuore con un elettrocardiogramma. Stando alla ricostruzione dei familiari, il cittadino albanese fa la spola da un reparto ad un altro per finire giorni fa in terapia intensiva dove viene sottoposto ad un intervento all’uretra. Poche ore dopo avviene l’improvviso decesso. Per i familiari della vittima si tratta del classico fulmine a ciel sereno. Lekjonaj godeva di ottima salute prima di lamentarsi degli acciacchi dell’ultimo periodo. E per i parenti la morte del 48enne si deve imputare a presunte negligenze da parte del personale medico. Quali lo accerterà l’indagine appena avviata. Gli indagati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Luigi Covella e Otello Milauro.
F.Oli.