LECCE – Il 30 novembre verrà votato in Consiglio comunale il nuovo regolamento sulle Ztl. Le nuove regole permetteranno di distribuire pass a residenti e commercianti, con delle norme più stringenti per questi ultimi e per gli studi professionali (non potranno circolare come prima). I proprietari di studi professionali avranno un solo permesso per ogni studio (sarà rilasciato al titolare), con possibilità di transito dalle 7,30 alle 22 e sosta solo per 45 minuti. I commercianti avranno permessi di carico e scarico, un solo permesso però: quindi, non sarà più possibile il doppio pass a gestore e titolare. Strutture alberghiere e b&b avranno solo due permessi per carico e scarico bagagli, non superiori a 20 minuti di sosta. Ci saranno, inoltre, i permessi dei residenti, che dovranno versare 10 euro per ottenerli. Affittuari (o chi è in comodato) non residenti, sempre che siano registrati, avranno un solo permesso, ma se il titolare dell’immobile ha il permesso, deve restituirlo per farlo ottenere all’affittuario.
Per quanto riguarda la battaglia per liberare le piazzette del centro dalle auto, non ci sarà un divieto totale, come avrebbe voluto l’opposizione. Luca Pasqualini, assessore al Traffico, ha già anticipato al nostro giornale, un mese fa, che non intende chiudere le piazzette del centro storico al traffico. Il nostro è un centro storico vivo e vissuto: non possiamo spegnerlo. Dobbiamo regolamentare meglio le soste sulle piazzette»- ha dichiarato l’assessore Pasqualini al Corrieresalentino.it. Di diverso avviso l’opposizione: il Pd ha già cominciato la raccolta firme per chiedere una chiusura h 24 a tutti coloro che non siano residenti. Per il consigliere del Pd, Antonio Rotundo, non c’è la volontà della maggioranza di limitare in maniera più incisiva i pass. Per i promotori della petizione dem, oltre a un giro di vite sui pass, bisognerebbe chiudere al traffico, senza se e senza ma, anche le piazzette del centro. Una cosa impraticabile per Pasqualini, perché la soppressione di 430 posti auto creerebbe ulteriori disagi.
Il Consiglio Comunale del 30 si preannuncia infuocato: anche il Consigliere di Lecce Città Pubblica, Carlo Salvemini parte all’attacco sciorinando i numeri dal ’99 in poi e concludendo che l’amministrazione in tanti anni non è riuscita a risolvere il problema. «Ripubblichiamo a distanza di tempo l’elenco dei pass permanenti di accesso alla ZTL rilasciato dall’Ufficio Mobilità nel 2013 su nostra richiesta – spiega Salvemini in un comunicato – ricordando che ai 12.079 permessi permanenti devono poi aggiungersi i circa 4.000 temporanei attualmente in circolazione. Per ricordare alcuni dati essenziali:
– dal 1999 ad oggi l’intera gestione delle autorizzazioni è avvenuta per effetto di ordinanze del sindaco e del dirigente;
– dal 1999 ad oggi nessuno degli interventi previsti al servizio della ZTL è stato realizzato: parcheggi a ridosso del centro storico, mezzi pubblici alternativi;
– dal 1999 ad oggi non sono stati installati accessi elettronici riservati agli autorizzati, non è stato adottata una gestione informatica dei pass (strumenti indispensabili per ottimizzare il servizio).
Oggi dopo 16 anni: si convince, con fatica, la maggioranza ad adottare un regolamento, che definisce un quadro di regole chiaro e trasparente; si convince la maggioranza ad azzerare la situazione esistente e ridurre significativamente il numero dei pass in circolazione individuando criteri più stringenti e selezionando rigorosamente gli aventi diritto; si convince la maggioranza che il 55% dei pass in circolazione ai non residenti la ZTL è inaccettabile».
Per il consigliere di opposizione le richieste della minoranza sono sempre e solo state ignorate per anni: oggi è l’occasione giusta per fare un passo avanti. «Abbattere del 30-50% i pass di accesso nella ZTL non crediamo sia un falso problema come qualcuno pensa – afferma Salvemini – Togliere dalla circolazione 5.000-6.000 veicoli non è ininfluente sulla vivibilità del centro storico. Per noi è un aspetto decisivo del problema di oggi. Che è quello con il quale dobbiamo fare i conti in attesa che Lecce si doti di quei servizi fondamentali di cui è tuttora priva. È arrivato il tempo di assumersi la responsabilità di dare risposte ai cittadini, oltre quello di porre loro domande». A fine mese in Consiglio la battaglia finale: commercianti e lavoratori degli studi professionali sono già sul piede di guerra.
Garcin