TAURISANO (Lecce) – Quando hanno visto la pattuglia della polizia, clienti e pusher si sono presto dileguati.
Mentre il primo è riuscito a fare perdere le sue tracce a piedi, i secondi – due uomini di 36 e 40 anni – sono stati rintacciati a bordo dell’auto, dopo alcuni tentativi di sfuggire al controllo.
Perquisiti, per loro sono scattate le manette: nel veicolo nascondevano tre panetti di hashish, per un totale di circa 295 grammi.
Nei guai sono finiti Stefano Icaro ed Ivan Abate, entrambi già noti alle forze dell’ordine, arrestati dagli agenti di polizia del Commissariato di Taurisano, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto dei due è scattato nel corso della notte, quando una Volante, durante un giro di perlustrazione, ha notato in piazza La Pira, nei pressi di un furgone adibito alla vendita di panini, un’Alfa 159 con a bordo due persone, che si stavano intrattenendo con un giovane, appoggiato al finestrino.
Alla vista della pattuglia, però, si è scatenato il fuggifuggi. Non riusciti a fermare il giovane a piedi, divincolatosi nelle stradine laterali, i poliziotti hanno così deciso di seguire il veicolo, riuscendo a fermarlo in via Trieste, dopo un breve inseguimento ed il tentativo dei fuggitivi di “camuffarsi” tra le altre auto in sosta.
Icaro ed Abate, che si trovavano a bordo dell’auto, hanno subito manifestano atteggiamenti di nervosismo, che hanno spinto gli agenti ad avviare un’accurata una perquisizione veicolare. Durante l’ispezione, nella intercapedine tra il sedile posteriore e lo schienale, è spuntata la droga: tre panetti di “hashish”, per un totale di 294,90 grammi. Ma c’era anche altro: sotto il tappetino lato guida, infatti, è stato rinvenuto circa mezzo grammo di cocaina, mentre nel poggiabraccio anteriore sono stati trovati 670 euro, suddivisi in banconte da 50 e 20.
Nelle tasche, il 40enne aveva 840 euro, suddivisi in varie banconote da 50, 20, 10 e 5, mentre in casa nascondeva altri 30 grammi di “fumo”, rinvenuti in un borsone durante la perquisizione domiciliare.
Sentito il pm di turno, Emilio Arnesano, i due salentini sono stati tratti in arresto ed accompagnati in carcere. Entrambi sono difesi dall’avvocato di fiducia Silvio Caroli.

