TREPUZZI – A Trepuzzi la fuga di Fabio Perrone è l’argomento più chiacchierato. Nei bar, in piazza, nelle edicole, negli abituali luoghi di ritrovo dei più giovani non si parla d’altro. Giornali aperti, telefonini in mano magari per “catturare” in diretta qualche novità sul fronte delle indagini. Un’intera comunità attende notizie con spasmodica attesa. Nel paese di residenza dell’ergastolano in fuga con il trascorrere delle ore il timore di incrociare un uomo armato ha lasciato spazio ad una trepidante curiosità. In pochi, ormai, credono che “Triglietta” (così come è conosciuto Perrone) si nasconda in paese o nelle zone limitrofe. “Ormai è andato via” commenta un anziano in edicola. “Probabilmente da qui non sarà neppure passato”. E’ un pensiero comune ai più. Le strade sono costantemente pattugliate ma il paese non è più sotto assedio come nei giorni scorsi.
Le forze dell’ordine hanno allentato i controlli a tenaglia e concentrano le ricerche lontano da Trepuzzi. “E’ inutile che lo cercano da queste parti”, dichiara un altro anziano in piazza avvicinato mentre sfoglia un giornale. “Avrà già lasciato il Salento magari per raggiungere l’altra sponda dell’Adriatico con qualche gommone”. Tra i più giovani, invece, strappare un commento è più difficile. Sguardi bassi, in tanti smanettano sui tasti dei smartphone monitorando i siti locali. Poca voglia di parlare anche se qualcuno, magari ingenuamente, si lascia sfuggire: “Ma com’è possibile che un criminale così pericoloso sia potuto sfuggire con irrisoria facilità’?”
F.Oli.