UGENTO (Lecce) – Un violento ceffone al direttore di una banca che si sarebbe rifiutato di cambiargli un assegno. Nicola Ozza, 43enne di Gallipoli, è finito sotto processo con le accuse di minaccia, lesioni e ingiuria. Nei giorni scorsi, dinanzi al giudice Sergio Tosi, si è aperto il dibattimento. Il direttore dell’istituto di credito, originario di Gallipoli, si è costituito parte civile con l’avvocato Francesco Piro così come la stessa banca. L’episodio risale al 27 novembre di due anni fa. Ozza si sarebbe presentato nella sede della banca. Allo sportello avrebbe chiesto di monetizzare un assegno che, però, non era intestato a lui ma ad una società riconducibile a sua moglie. Sia l’impiegato che il direttore della filiale si sarebbero opposti sostenendo di non poter soddisfare per legge la richiesta.
Ne nasce un diverbio. Sul posto si rende necessario l’intervento dei carabinieri e il direttore raggiunge l’esterno. Non poteva immaginare che nonostante la presenza dei militari il 42enne si sarebbe scagliato contro colpendolo con un buffetto provocatorio sul naso. Successivamente, con un violento schiaffo al volto, procurandogli ferite guaribili in oltre venti giorni. Infine Ozza avrebbe minacciato pesantemente il direttore: “Vai pure a denunciarmi che poi ti vengo a trovare a casa della tua famiglia”. Sulla scorta della denuncia della persona offesa il pubblico ministero Elsa Valeria Mignone ha aperto un fascicolo d’indagine emettendo pochi mesi dopo un decreto di citazione a giudizio. L’imputato è assistito dall’avvocato Marco Costantino.
F.Oli.