LECCE – La notizia viene da fonti autorevoli e certe: Raffaele Baldassarre pensa a un ritorno in Forza Italia, dopo una breve avventura con i fittiani. L’ex capogruppo forzista del Parlamento Europeo ha incontrato Berlusconi ad Arcore nei giorni scorsi. La mancata elezione all’Europarlamento è dovuta alla discesa in campo di Raffaele Fitto, che dovendo dimostrare a Berlusconi di essere forte in Puglia, ha militarizzato il partito costringendo tutti i suoi candidati a votare in primis il suo nome: il risultato è stato la bocciatura elettorale del capogruppo forzista, che è arrivato secondo, subito dopo il suo leader. Baldassarre non si aspetta che Fitto dia le dimissioni per farlo rientrare in gioco. L’ex ministro, che oggi ha un filo diretto con David Cameron, ha bisogno di visibilità in Europa e non può mollare quella poltrona. Baldassarre, quindi, amareggiato prova a guardarsi intorno: il ritorno tra i belusconiani potrebbe riservargli qualche posto di responsabilità. Si parla, addirittura del coordinamento della Puglia, ma lì c’è già Luigi Vitali e trovare una collocazione autorevole per quest’ultimo potrebbe essere un problema. Berlusconi sta pensando a una soluzione che non scontenti nessuno dei due.
Anche il professore Francesco Schittulli è già pronto ad abbracciare Forza Italia, dopo la brutta avventura delle regionali. Per il suo ex leader solo parole al vetriolo. «Per quanto mi riguarda, è ovvio che non sono io ad aver preso le distanze da Fitto, ma è stato l’ex ministro ad aver avuto un comportamento distante. Il mio addio è definitivo. Ho un movimento autonomo e indipendente. Abbiamo già delle richieste per le amministrative 2016: con Forza Italia l’alleanza è naturale. Durante le regionali avevo dato la disponibilità per un passo indietro, ma la scorrettezza comportamentale e la disonestà intellettuale di Fitto mi hanno trascinato in un’avventura che ha affossato il centrodestra. La mia ingenuità politica mi ha giocato un brutto scherzo». Fitto dovrà cercare di frenare l’emorragia pugliese, perché le amministrative del 2016, che sono un importante banco di prova, sono vicine. Tenterà sicuramente di riallacciare i rapporti con il suo ex candidato alla presidenza del Consiglio regionale, ma non sarà facile convincere l’oncologo a fare un passo indietro.
Intanto, mentre in Puglia si fanno più forti i malumori e il neonato partito dei Conservatori e Riformisti perde pezzi, Fitto stringe alleanze in giro per l’Italia. I seguaci di Cameron in salsa italiana hanno bisogno di superare lo “zero virgola” nelle prossime elezioni per poter contare qualcosa nel momento in cui si stringeranno le alleanze per le politiche. In molti sono pronti ad abbandonare l’ex ministro nel caso in cui la sua operazione non dovesse portare a un successo: c’è un’intera classe dirigente che ha voglia di fare strada, di poter combattere per un posto in Parlamento o nelle istituzioni, ma le poltrone sono sempre di meno. Con Maurizio Bianconi, Daniele Capezzone (ex uomo di Pannella) e Cinzia Bonfrisco, Fitto prova a raccogliere i delusi del berlusconismo. I reclutamenti in giro per l’Italia continuano: a Massa Carrara ci sono nuove adesioni. Fabio Terrani sceglie di abbracciare le truppe dell’ex ministro e ne esalta le idee liberali: meno tasse e più tagli alla spesa. Insomma, Fitto va avanti per la sua strada, ma presto sapremo se ha veramente la forza per trasformare il suo partito in un soggetto influente nel centrodestra nazionale: le amministrative si avvicinano.
Gaetano Gorgoni