PORTO CESAREO (Lecce) – La Fondazione con il Sud, nell’ambito del Bando Ambiente 2015, finalizzato a favorire interventi di prevenzione e alla riduzione dei rischi ambientali all’interno delle Aree naturali protette presenti nelle 6 regioni del Sud, ha finanziato il progetto “C.A.P. SALENTO – Comunità degli agricoltori e pescatori del Salento“, il cui soggetto responsabile è l’Associazione Slow Food Alto Salento.
Il progetto nasce da una sinergia tra la Condotta Slow Food Alto Salento, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità e le aree marine protette di Torre Guaceto e Porto Cesareo, e i Parchi Naturali regionali del. Litorale di Ugento e del Litorale Tarantino Orientale. Nell’ambito di tale rete nasce il progetto “CAP Salento” con lo scopo di completare i percorsi avviati nelle singole aree protette condividendone le buone pratiche e generando azioni di rete che prevedano la creazione di presidi territoriali, la tutela delle cultivar e delle tradizioni artigianali locali e la nascita di comunità salentine di pescatori ed agricoltori nonché la sensibilizzazione su queste tematiche. La collaborazione tra queste aree protette nazionali e regionali si basa su un protocollo di intesa per la realizzazione di azioni di sistema che possano favorire maggiore efficacia nella conservazione e valorizzazione dei valori ecologici e culturali dell’area sub regionale Salento.
Ad arricchire il partenariato gli agricoltori e i pescatori che da anni sono coinvolti nelle attività dei parchi: per l’area di Torre Guaceto, la cooperativa di pescatori EMMA, per l’area di Ugento la cooperativa di pescatori Padre Pio, e per l’area di Manduria, le associazioni Apulia Activa e Profilo Greco. Il progetto CAP Salento affronta la sfida di coniugare, in una rete di aree naturali protette caratterizzate da alto potenziale di biodiversità naturale e culturale, la protezione dell’ambiente con la riscoperta e la valorizzazione di pratiche agricole e di pesca sostenibili, tutelando i piccoli produttori e aiutandoli a salvare i prodotti a rischio di estinzione, utilizzando tecniche sostenibili.Obiettivo principale del Progetto è il consolidamento delle politiche di coinvolgimento delle comunità degli agricoltori e pescatori all’interno delle aree protette del Salento al fine di tutelare la biodiversità, frenare il depauperamento degli stock ittici di interesse naturale e commerciale, tutelare la biodiversità caratterizzata dalle sementi di varietà tradizionali e le razze autoctone, favorire un rapporto sempre più stretto fra produttori e consumatori (co-produttori) per rendere più trasparente il lavoro di chi produce cibo, ecc..
Gli obiettivi specifici del progetto sono tre:
- tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio rappresentato dai saperi dei pescatori e dalla biodiversità dei prodotti della piccola pesca locale delle aree protette del progetto attraverso la creazione di una comunità della pesca sostenibile in grado di promuovere tutti gli aspetti economici, ambientali e culturali legati agli ambiti costieri e marini dei parchi e di difendere la biodiversità per la conservazione e la salvaguardia delle specie a rischio di estinzione.
- tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio rappresentato dai saperi degli agricoltori e dalla biodiversità dei prodotti della agricoltura sostenibile che operano nei territori delle aree protette del progetto attraverso la realizzazione di presidi a difesa della biodiversità secondo lo standard elaborato dall’associazione Slow Food;
- consolidare le politiche e le strategie di rete dei parchi coinvolti nel progetto, migliorando l’efficienza e l’efficacia nella protezione della biodiversità del territorio, mediante la creazione di comunità, composte dagli agricoltori e dai pescatori di tutto il sistema rappresentato dalle aree protette di progetto, di un catalogo dei presidi per la biodiversità e di campagne di sensibilizzazione.
Tra i risultati attesi dal progetto ci sarà la realizzazione della Comunità della pesca e agricoltura sostenibile del Salento, costituita da pescatori e agricoltori disponibili a collaborare e a stabilire insieme regole di produzione e forme di promozione del prodotto. Il loro obiettivo è salvare specie ittiche e cultivar agricole a rischio di estinzione, rafforzando la loro organizzazione, valorizzando i territori di origine, preservando tecniche e saperi tradizionali e promuovendo pratiche sostenibili. Slow Food e le aree marine protette di Torre Guaceto e Porto Cesareo, che da anni conducono progetti pilota su pesca e agricoltura sostenibili, coinvolgeranno i pescatori e agricoltori della Comunità e delle altre aree protette, raccoglieranno anche mediante indagini sul campo, dati e informazioni, per la stesura di disciplinari di produzione, strumenti fondamentali per garantire la completa tracciabilità, la sostenibilità e l’alta qualità del prodotto. Grazie alla formazione della Comunità saranno realizzati un presidio Slow Food nelle Riserve del Litorale Tarantino e un orto nel Parco Agrario multifunzionale “Renato Cocola” del Parco Naturale di Ugento: I Presìdi sono progetti che coinvolgono le comunità del cibo e salvaguardano razze autoctone, varietà vegetali, prodotti trasformati.
Slow Food, in collaborazione con il soggetto gestore delle Riserve del Litorale Tarantino, realizzerà un presidio salvaguardando un’antica cultivar a rischio dell’area protetta al fine di rafforzare l’organizzazione dei produttori, preservare tecniche e saperi tradizionali e promuovere modelli di produzione sostenibili. Il Parco Naturale di Ugento, con il supporto di Slow Food e dell’azienda agricola “Sole”, realizzerà un orto biologico all’interno del Parco multifunzionale Agrario “Renato Cocola”, di proprietà pubblica, al fine di raccogliere e salvaguardare antiche cultivar a rischio di estinzione. Il coinvolgimento dei produttori di qualità e sostenibili garantirà la creazione di un paniere di prodotti dei parchi del Salento: Slow Food, in collaborazione con le aree protette, raccoglierà le tipicità agro-alimentari, quelle legate alla piccola pesca costiera e le eccellenze del gusto, attraverso il “Paniere dei prodotti tipici dei Parchi del Salento”. Tipici perché legati a tecnologie di produzione precise e codificate, nate da una tradizione documentata che utilizza solo materie prime locali.
Sarà stretta quindi un’ “Alleanza con i cuochi dei parchi del Salento”, che si impegneranno ad inserire i prodotti dei Presìdi nei menù. A chiudere il progetto, ci saranno i Mercati della Terra e del Mare, un evento Slow Food e Torre Guaceto, che diventerà itinerante e interesserà le aree di progetto e le diverse comunità di produttori coinvolti.