Anche la casa circondariale di Lecce si adopera per la raccolta differenziata come nel resto della città. Per i cittadini è partita già lo scorso 4 maggio e al primo rodaggio non sembra vada come si era sperato ma la Monteco, ditta erogatrice del servizio dopo essersi aggiudicato l’appalto decennale, continua a sensibilizzare, oggi lo ha fatto presso il carcere leccese dove è stato siglato un protocollo d’intesa in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente.
Un progetto che punta al senso civico, ha commentato in conferenza stampa la direttrice di Borgo San Nicola Maria Rita Russo, che ben si allinea ai percorsi di rieducazione di cui le case circondariali si fanno carico per i detenuti.
Per il responsabile della Monteco, Mario Montinaro, i detenuti hanno dimostrato sin da subito grande entusiasmo per il progetto proposto, un impegno che va ben oltre le aspettative e soprattutto quello dei citytadini comuni che non si sono rivelati, a distanza di mesi, ligi alle regole per la raccolta differenziata nonostante questo comporti il costante pericolo di imbattersi nell’ecotassa.
Un ulteriore incentivo per invogliare alla raccolta differenziata tra i detenuti è arrivato dall’assessore alle politiche ambientali, Andrea Guido, il quale ha garantito dei premi al raggiungimento degli obiettivi prefissati per chi vive all’interno della casa circondariale. I detenuti, infatti, potranno contare su un abbonamento alla Pay tv o ad un computer qualora saranno parte attiva del progetto e raggiungeranno gli obiettivi previsti. Un progetto sociale che fonde più diritti civili a garanzia di una buona coesistenza futura.