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Love story zia-nipote, il giovane: “Costretto ad avere rapporti sessuali perchè minacciato”

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coppia_amore_sessoGALLIPOLI (Lecce) – Ha confermato i rapporti sessuali con la zia e di essersi anche innamorato nonostante avesse capito che la love story non poteva proseguire. Si è svolto nelle scorse ore l’ascolto protetto con la forma dell’incidente probatorio del 18enne di Gallipoli che avrebbe intrecciato per mesi una relazione clandestina con la zia di oltre dieci anni più grande. Il giovane ha confermato di avere avuto rapporti sessuali con la donna perché minacciato dalla donna di spifferare gli incontri ai genitori e che era lui a farle avances fino a quando non si sarebbe innamorato. “Ero attratto anche se sapevo che non poteva continuare” ha dichiarato il giovane in aula.

L’ascolto protetto si è svolto alla presenza del gip Antonia Martalò e del sostituto procuratore Maria Vallefuoco. Erano presenti anche l’imputata e gli avvocati Biagio Palamà (per la donna) e Fabrizio Ferilli (per la parte offesa). A fine ascolto è stato nominato un perito per valutare l’attendibilità delle dichiarazioni fornite dal ragazzo. Gli esiti della perizia verranno depositati nei prossimi 60 giorni . L’ascolto protetto era stato disposto circa due settimane fa dal giudice per le indagini preliminari Antonia Martalò che aveva così accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dall’avvocato della famiglia del giovane.

Il legale aveva prodotto una perizia di parte redatta da uno psicologo-psicoterapeuta che avrebbe accertato disagi morali e psicologici del ragazzino per quella relazione avuta con la zia più grande. Nell’ordinanza, il gip disponeva l’ascolto protetto del ragazzino “per accertare i rapporti con l’indagata”. Eppure il pubblico ministero Maria Vallefuoco non aveva ravvisato elementi di colpevolezza a carico della 30enne trascinata nello scandalo a luci rosse.

Per la Procura i rapporti sessuali – se effettivamente ci sono stati – si dovevano ritenere assolutamente consenzienti. L’inchiesta ha mosso i primi passi a febbraio con una denuncia presentata in caserma dai genitori del ragazzo. Nell’atto venivano riportate informazioni dettagliate sui presunti rapporti sessuali consumati dal ragazzino con la zia. Una love story andata avanti per mesi iniziata alla fine dell’estate di un anno fa nel massimo riserbo. Interrotta alla metà di febbraio quando il marito della 30enne scoprì che la moglie conservava sul proprio telefonino diversi messaggi dal contenuto inequivocabile e che lasciavano poco spazio all’immaginazione e alle giustificazioni.

F.Oli.


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