PORTO CESAREO (Lecce) – Ribalta le carte in tavola, confuta le conclusioni del perito della Procura e insiste su un punto: “l’amministrazione comunale di Porto Cesareo ha agito con assoluta trasparenza”. Nuova udienza nel processo scaturito dall’inchiesta sulla presunta lottizzazione abusiva del mega villaggio “Punta Grossa”. In giornata dinanzi al giudice Roberto Tanisi è stato sentito l’ingegnere Ferri. Uno dei due periti della difesa ha replicato punto per punto alle conclusioni a cui è pervenuto il professore Borri incaricato dalla Procura.
Ferri ha sostanzialmente dichiarato che tutto il progetto è legittimo così come il procedimento amministrativo per il rilascio del permesso a costruire gestito dall’amministrazione comunale di Porto Cesareo. Insomma l’odierna udienza potrebbe aver segnato un punto a favore per la difesa.
Si torna in aula a novembre quando verrà sentito un altro perito della difesa. Poi è prevista la requisitoria del pm e la discussione della parti civili. Verranno poi fissate le date per le arringhe del collegio difensivo. Tra gli oltre 120 imputati compaiono l’ex sindaco di Porto Cesareo, Luigi Fanizza (primo cittadino dal 2001 al 2006), Fernando Iaconisi, il legale rappresentante delle due società Fgci Srl e Punta Grossa Srl, gli allora funzionari dell’Ufficio tecnico comunale Cosimo Coppola e Giovanni Ratta, i progettisti dei lavori Claudio Conversano e Cosimo Nestola, i tre funzionari della Regione Puglia Luca Limongelli, Giuseppe Lazazzera, Luigi Ampolo.
F.Oli.