LECCE – Sono passati esattamente tre mesi dall’avvio della grande rivoluzione della raccolta differenziata porta a porta a Lecce, e le prime magagne, com’era prevedibile, iniziano a venire a galla.
Cittadini e commercianti del centro storico da subito si sono lamentati dell’addio dalle strade di tutti i cassonetti.
Un malcontento diffuso, che oggi ha portato all’abbandono indiscriminato di rifiuti lasciati per strada, in via Regina Isabella nel centro storico.
Ciò, oltre a complicare il lavoro degli operatori, rappresenta un grave pregiudizio che danneggia l’immagine della capitale del barocco, perché spesso non possono comunque essere raccolti immediatamente al di fuori dei giorni e degli orari prestabiliti dal servizio. Il problema, assume ancor più rilevanza in estate, quando il centro città diventa il biglietto da visita del territorio per centinaia di migliaia di turisti di tutto il mondo.
Resta l’oggettiva difficoltà di rintracciare i trasgressori, tuttavia l’attenzione su questo fenomeno rimarrà alta per evitare, come spesso accade, che inciviltà e negligenza di pochi compromettono l’impegno e il senso di responsabilità di molti.
Per fronteggiare la problematica, oltre alla comunicazione dello staff Monteco, saranno anche inaspriti i controlli, visto che l’errato conferimento dei rifiuti comporta sanzioni amministrative rilevanti.
Monteco chiede ai cittadini di mettersi in primo piano, per rendersi protagonisti di questa rivoluzione in città e imparare a fare la raccolta differenziata per rispetto verso l’ambiente in cui viviamo, ma anche rispetto verso le norme vigenti, perché differenziare è a tutti gli effetti un dovere verso di noi e verso gli altri, perché l’ambiente in cui viviamo è condiviso da tutti e tutti meritano uno spazio pulito e pulito nel modo giusto, anche in un’ottica di risparmio perché molti dei rifiuti differenziati, come è risaputo, ritornano a nuova vita grazie al riciclo, permettendo di risparmiare risorse, denaro e salvaguardando il pianeta Terra. Ed ogni piccolo gesto contribuisce a questa salvaguardia.


