OTRANTO (Lecce) – In Italia, negli ultimi decenni dell’800, le riviste geografiche e la letteratura di viaggio, accesero l’interesse di tanti autori e lettori, come ultima propaggine del fenomeno del “Grand Tour”, il lungo viaggio dell’Europa continentale effettuato dai ricchi giovani dell’aristocrazia a partire dal XVII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere.
Dopo di ciò nasce una nuova scoperta culturale: i diari di viaggio verso altri paesi possono essere pubblicati senza la pretesa di assurgere al livello dei grandi Libri di viaggio come quelli di Theophile Gautier o Alphonse de Lamartine.
Parallelamente, nell’800 italiano il “Grand Tour” nella sua accezione di elite: il Viaggio non è più aristocratico ma aperto a tutti.
“Il Mediterraneo Pittoresco”, testo descritto da celebri viaggiatori ed illustrato dai migliori artisti, non presenta autori ma è costituito da una serie di scritti monografici rimasti anonimi. È l’anello di congiunzione per la nascita del moderno turismo culturale.
Nella mostra, che sarà allestita presso le sale del Castello di Otranto e visitabile dal 27 ottobre al 30 novembre 2015, è presente una rarissima versione acquarellata a colori, che era di proprietà di un aristocratico jugoslavo giunto a Roma per sfuggire agli eventi della rivoluzione. Un tuffo nel Mediterraneo favoloso agli albori del turismo, nell’epopea avventurosa dei primi viaggi diffusi e comodi che preludono al turismo culturale di oggi. La Mostra-Evento è prodotta da Mario Congedo Editore in collaborazione con le Tradizioni Mediterranee, Associazione di Promozione Sociale, ed il Comune di Otranto.
Singolare appare certo la storia di un libro, “Il Mediterraneo pittoresco”, rimasto per decenni quasi completamente sconosciuto. L’opera uscì in fascicoli fuori commercio nel 1892, editore Edoardo Sonzogno di Milano, ma in esclusiva agli abbonati della rivista “Il Secolo” che negli ultimi decenni dell’800 ebbe una tiratura abbastanza notevole per quei tempi.
Ulteriori ricerche hanno rivelato la presenza di una edizione francese di due anni successiva (un po’ ridotta rispetto all’originale), pubblicata a Parigi nel 1894 dall’editore Colin, e firmata da Pierre de Loubeau, e Gaston Deschamps.
L’opera italiana è ricca di illustrazioni di particolare bellezza ma in bianco e nero: parte di essa è presente in questa mostra in una rarissima versione acquarellata a colori già proprietà di un aristocratico jugoslavo giunto a Roma per sfuggire agli eventi della rivoluzione. Di questa versione acquerellata la Casa Editrice Congedo ha realizzato uno splendido volume d’arte in collaborazione con l’Istituto di Cultura Mediterranea presieduto dal compianto Prof. Gino Pisanò.
Orari di apertura Castello di Otranto:
-fino al 31 ottobre, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00;
– novembre, dalle 10.00 alle 17.00 (dal lunedì al sabato) e dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (domenica e festivi).