TREPUZZI (Lecce) – Assolto per non aver commesso il fatto dall’accusa di aver rapinato un’anziana in casa. La sentenza è stata pronunciata dal gup Alcide Maritati nel processo celebratosi in abbreviato in cui era imputato Gianluca Maggio, 24enne di Trepuzzi a fronte di una richiesta di 4 anni invocata dal pubblico ministero Donatina Buffelli. Maggio rispondeva delle accuse di rapina aggravata e lesioni aggravate.
L’assalto in casa di una 76enne di Trepuzzi risale al 5 novembre di tre anni fa. Quel giorno, due giovani, armati e travisati, sorpresero la donna portandole via gioielli e soldi dopo averle puntato il coltello in pieno volto. Il complice di Maggio, all’epoca minorenne, venne riconosciuto poche ore dopo in caserma in foto, poi prosciolto dinanzi al Tribunale per i Minorenni. Inaspettatamente, però, le indagini presero una piega inattesa. Uno scritto anonimo, successivo alla prima ricongnizione fotografica, segnalava ai carabinieri come autori della rapina il giovane minorenne, tra l’altro vicino di casa dell’anziana, e lo stesso Maggio.
La signora venne nuovamente accompagnata in caserma per una seconda ricognizione e riconobbe i giovani sulla base delle indicazioni fornite dall’anonimo. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio di Maggio a firma del sostituto procuratore Massimiliano Carducci, titolare del fascicolo d’indagine. Così come sostenuto dall’avvocato difensore Marco Pezzuto in sede di discussione, però, i due riconoscimenti fotografici si dovevano ritenere entrambi fallaci. E il gup ha aderito a tale tesi assolvendo l’imputato.
F.Oli.