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Ricatto a luci rosse con un anziano? La donna torna in libertà

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112-carabinieri-seraRACALE (Lecce) – Ha negato di aver fatto sesso con quell’uomo più grande di lei di quasi quarant’anni e di avergli estorto somme di denaro per non raccontare di quell’incontro ai suoi familiari. A.M., 42enne di Casarano, si è difesa dinanzi al gip Simona Panzera nel corso dell’udienza di convalida dopo l’arresto di sabato per un presunto ricatto a luci rosse consumato ai danni di un 80enne. Il gip non ha convalidato l’arresto e ha scarcerato la donna.

La donna, assistita dall’avvocato Stefania Negro, ha fornito una ricostruzione diametralmente opposta dell’accaduto. A suo dire sarebbe stato l’anziano di Racale a chiederle continui rapporti sessuali che la donna avrebbe puntualmente respinto. Con l’anziano A.M. ha precisato di avere avuto rapporti di amicizia da tempo per l’acquisto di frutta e verdura e ha confermato anche di avergli prestato 100 euro ma di non aver mai estorto alcuna somma di denaro. E non avrebbe mai compiuto alcun ricatto sulla carta d’identità.

L’anziano, a dire di A.M., l’avrebbe semplicemente dimenticata a casa e lei sarebbe pronta a restituirlo. Anche perché avviare un ricatto con la carta d’identità si sarebbe trattato di un pretesto sin troppo banale.  Per le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Casarano, la donna avrebbe rubato il portafogli all’anziano durante un rapporto sessuale. E poi avrebbe avanzato la richiesta estorsiva: “i soldi o racconto la nostra storia ai tuoi familiari”. L’anziano, però, avrebbe raggiunto la caserma dei carabinieri di Racale per denunciare la donna organizzando così la “trappola” con i militari che arrestarono la donna proprio mentre incontrava l’anziano.

F.Oli. 


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