Carissimi Cittadini di Lecce,
oggi con amarezza e reale senso si frustrazione mi trovo a impugnare carta e penna e scrivere questa lettera, poiché credo che opportuno e doveroso sia fermarsi un attimo e chiarire alcune prese di posizione che, oltre a creare attrito tra istituzioni e cittadini, rischiano di far perdere di vista il reale fulcro della situazione.
Troppo spesso sento di lamentele, affidate a testate locali, di commercianti e cittadini in merito ai cantieri che abbiamo aperto nella nostra Città.
Bene, il lavoro dei tecnici e dirigenti dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, che io guido, ha permesso di intercettare fondi ed investimenti destinati al recupero dei beni pubblici della nostra Città. Cosa vuol dire? Vuol dire agire per curare il centro storico, intervenire e permettere il ripristino del basolato nel centro storico stesso, vuol dire recuperare i beni storici della nostra Lecce, grazie ai quali Lecce ha conquistato le pagine più importanti delle riviste di settore turistico. Vuol dire riportare alla luce beni quali Le Mura Urbiche, Agostiniani, Teatini, Palazzo Vernazza, Sant’Anna, vuol dire permettere che polmoni verdi fossero inaugurati all’interno di una città che fino a pochi anni fa ignorava l’idea di parco pubblico. Ma tutto questo vuol dire anche, la consapevolezza del disagio creato ai cittadini.
Detto ciò, non riesco a comprendere, non nei contenuti ma nella forma, l’insorgere dell’ennesimo comitato del centro Storico, comitato che non ha fornito il proprio nome, il quale parla per mezzo del proprio portavoce, rimasto anch’esso senza volto, lamentando un disagio causato dai lavori nel centro storico.
Allora perché non fermarsi un attimo e metterci tutti la faccia, per fare in modo che un’opera pubblica possa recare meno disagi ed al contempo raggiungere gli obiettivi sperati?
Proprio in virtù di questa considerazione odierna, invito i responsabili del Comitato in Oggetto, così come altri comitati del centro storico, a sedersi intorno un tavolo di concertazione, durante il quale illustreremo tutti i progetti che a breve prenderanno il via, tutti quelli che sono in corso ed in fase di chiusura e confrontandoci carpiremo se c’è la reale volontà di collaborare nell’interesse comune. In attesa di ricevere una risposta in merito, invoco maggiore senso di tolleranza da parte dei cittadini, poichè nessun intervento pubblico, purtroppo, mio malgrado, può essere effettuato senza il minimo disagio!
Con stima
Gaetano Messuti