CORIGLIANO D’OTRANTO (Lecce) – Non ci fu alcuna violenza sessuale o episodio di stalking nei confronti della ex fidanzata. V.P., elettricista 36enne di Corigliano d’Otranto, è stato assolto. Con formula piena perché il fatto non sussiste. I giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Roberto Tanisi) hanno condannato l’imputato a tre mesi di reclusione per il reato di lesioni personali. Poca roba se si considera che il sostituto procuratore Emilio Arnesano aveva sollecitato cinque anni e mezzo di reclusione per tutti i reati unificati dal vincolo della continuazione. Non sarà così risarcita la parte civile, una donna di Cutrofiano di qualche anno più giovane, che aveva chiesto un risarcimento di 50 mila euro con l’avvocato Salvatore Corrado. In attesa del deposito delle motivazioni della sentenza si può ritenere che i giudici abbiano ritenuto inattendibile il racconto della donna.
E poi come sostenuto dall’avvocato dell’imputato, il legale Alessandro Mariano, i due avrebbero continuato a frequentarsi anche dopo la fine dalla relazione sentendosi ripetutamente così come testimoniato dalle decine e decine di telefonate fatte dalla donna all’elettricista. Inoltre nel corso della sua arringa l’avvocato ha richiamato un articolo riportato sulle pagine del quotidiano “L’Eco di Bergamo” dove il sostituto procuratore della Procura di Pistoia, Monica Magi, aveva evidenziato come otto volte su dieci i procedimenti per violenza sessuale e stalking si concludano con sentenze di assoluzione.
La denuncia della donna mise in moto l’indagine condotte dai carabinieri. La giovane raccontò di rapporti sessuali consumati contro la sua volontà e riferì anche di atti persecutori compiuti dall’ex fidanzato. L’elettricista l’avrebbe seguita e pedinata. Si sarebbe appostato sotto casa e le avrebbe inviato messaggi facendole anche numerose telefonate. Agli atti, poi, c’era anche il racconto della donna che aveva dichiarato di essere stata costretta a consumare atti sessuali e, in un’occasione, di essere stata anche picchiata. Episodio documentato dal referto rilasciato dal pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano con tre giorni di prognosi.
F.Oli.