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Il sequestro delle armi del clan a pochi giorni dalla maxi udienza preliminare

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aula-bunker-slideSQUINZANO (Lecce) – Informazioni captate dietro le sbarre nel corso di un’attività di osservazione e di vigilanza nel carcere di Lecce. Il sequestro dei fucili alla periferia di Squinzano non è stata un’operazione improvvisata e nata per caso. Gli agenti, diretti dal comandante Riccardo Secci, sono andati a colpo sicuro nei giorni scorsi quando hanno trovato i fucili nascosti in un tratto di un muretto a secco di contenimento. Gli investigatori hanno anche acquisito un’altra convinzione: quel piccolo arsenale era a disposizione dei clan attivi su Squinzano nonostante le organizzazioni criminali siano state decimate negli ultimi mesi con una serie di blitz.

L’attività dei clan locali sarebbe quindi ancora viva e i sequestri di armi con una forza di fuoco così elevata avvalorano l’ipotesi che nel comune a nord di Squinzano la criminalità riesca a rigenerarsi nonostante arresti e pentimenti. L’operazione della polizia penitenziaria è arrivata a pochi giorni dall’udienza preliminare in cui presunti capi e gregari dei clan del nord Salento dovranno comparire per l’udienza preliminare nell’ambito della triplice inchiesta “Vortice-Dèjà-vu”, “Paco” e “Vortice Dèjà-vu ultimo atto”. In 96 sono attesi mercoledì prossimo nell’aula bunker del carcere di Borgo “San Nicola” dinanzi al gup Stefano Sernia. In molti dovrebbero scegliere di essere giudicati in abbreviato (rito alternativo che consente uno sconto di un terzo della pena) mentre altri ancora presenteranno istanza di patteggiamento. Di certo all’appello (salvo clamorosi sviluppi nelle prossime ore) mancherà ancora il 44enne Patrizio Pellegrino, uno dei presunti boss di Squinzano sfuggito al blitz (Vortice Dèjà-vu) nel novembre scorso. La latitanza del fratello Antonio, invece, è terminata a marzo e il 41enne dovrebbe essere presente in aula dopo il trasferimento nel carcere di Lecce disposto giorni fa dal giudice Sernia.

Oltre ai fratelli Pellegrino sul banco degli imputati ci sono altri 94 imputati. Di seguito l’elenco completo: Alessandro Bruni, 58 anni; Mauro Bruni, 55; Fabio Caracciolo, 33; Saida Bruni, 22; Vladimiro Cassano, 50; Mario Conte, 34; Maurilio D’Elia, 44; Danilo Campanella De Santis, 43; Salvatore Elia, 34; Alessio Fortunato, 32; i fratelli Luca Greco, 43 e Marco Greco, 41; Stefano Guadadiello, 31; Annamaria Lamarina, 42; Gianluca Levante, 34; Massimiliano Leuzzi, 42; Marino Manca, 42 (meglio conosciuto come ‘Fuecu’); i fratelli Angelo Napoletano, 39, Roberto Napoletano, 29, Stefano Napoletano, 29, (questi ultimi gemelli); Antonella Notaro, 51; Sergio Notaro, 55 (detto ‘Panzetta); Cosimo Emiliano Palma, 31; Patrizio Margilio, 33, Carlo Marulli, 43, Salvatore Milito, 43, Andrea Pierri, 27, Antonio Pierri, 31; Franco Pierri, 63; Nicola Pierri, 33; Massimiliano Ruggio, 45; Anna Ursino, 45; Andrea Valentino, 30; Alfredo Scazzi, 36; Paolo Scazzi, 26; Andrea Spagnolo, 37; Massimiliano Stippelli, 32; Vincenzo Stippelli, 37; Gianluca Tamborrini, 35; Walter Tramacere, 38; Emiliano Vergine, 39 tutti di Squinzano; Serenella Romano, 41, di Casalabate; Caterina Bisconti, 34enne e Pompilio Talesco, 55enne, di Carmiano; Piero Blaco, 34 anni; Gianni De Tommasi, 55;  Alessio Leuzzi, 32; Luigi Vergine, 41; Alberto Russo, 30; Antonia Sirsi, 69; Giuseppe Sirsi, 59; Giuseppe Russo, 32; Francesco Taurino, 30 e Luigi Taurino, 50 di Campi Salentina; Antonietta Ceschi, 43 anni; Damiano De Blasi, 25; Salvatore Guerrazzi, 60; Alessandro Levante, 41; Giosuè Primiceri, 54; Fernando Russo, 34; Antonio Serrati, 41, di Trepuzzi. E poi ancora: Alessandra Amira Bruni, 24 anni; Liliana De Tommasi, 26; Ivan Miglietta, 36; Luca Mita, 35; Ilde Saponaro detta ‘Gilda’, 49, Stefano Renna, 35, di Lecce; Luigi Antonio Rollo, 59, di Lizzanello; Alessandro Caracciolo, 53 anni e Marco Pennetta, 43, di Monteroni; Sergio Gaetani, 53 anni e Vito Troisi, 50 entrambi di Racale; Francesco Ceschi, 44 anni e Patrick Colavitto, 35, di Brindisi; Vincenzo Carone, 57, di Mesagne; Martino Bruni, 23 anni e Giovanni Tramacere, 40enne, di San Pietro Vernotico; Gianluca Candita, 43enne, e Giuseppe Ricchiuto, 25enne, di Torchiarolo; Gaetano Diodato, 46 anni e Angelo Di Pierro, 24, di Taranto; Akim Zeghari, 41enne, il portoghese Patricio Manso, 39 anni e dai francesi Marina Ayad, 33enne; Samira Bellal, 34enne; Rahou Driss, 33; Fathi Rahmani, 30enne e Cyril Cedric Savary, 39 anni.

F.Oli. 


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