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Le opere, tutte da scoprire, dell’età barocca presentate da Sgarbi a Cavallino

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imageCAVALLINO – “In questa città siamo in una condizione di esaltazione della conoscenza, perché promuove la cultura in maniera intelligente, senza affidarsi alle solite agenzie che ti propinano sempre le stesse mostre con gli stessi nomi noti”. È l’introduzione di Vittorio Sgarbi alla mostra inaugurata, in serata, della collezione Amata da Bassano a Longhi. “La più famosa opera del ‘900 è un orinatoio – continua provocatoriamente l’ex sindaco di Salemi – ma sono più opere concettuali, non legate al piacere pittorico. Se parlo di Picasso, tutti sanno cosa è, ma se parlo di un grande pittore  barocco, magari un grande italiano, nessuno lo conosce e questo non è giusto”. Per Sgarbi ci sono due tipi di collezionismo: quello dell’essere è quello dell’avere. Il primo genere sceglie di comprare dei quadri che non abbiano solo valore commerciale, ma “bellezza pittorica, ritrovare qualcosa che non si aspettava di trovare, un’esplorazione che porta alla scoperta”. Il secondo tipo di collezionista compra nomi noti, solo per fare investimenti. Insomma, il collezionismo del nome, quello dell’artista già noto in tutti i paesi, non porta a grandi scoperte, secondo il critico d’arte. Non è mancato un attacco alla politica e al governo da parte di Sgarbi: “Fanno la retorica dei Beni Culturali e poi tagliano i fondi per diffondere la cultura, quella che diffonde questo evento  a Cavallino. Hanno separato i musei dalle Soprintendenze e hanno fatto la campagna acquisti, come se fossimo nel calcio, mettendo gli stranieri nei musei. Hanno fatto i rottamatori non sapendo che per gestire l’arte ci vuole esperienza”. La mostra è uno straordinario viaggio nell’arte antica, fatto per divulgare l’arte considerata minore perché si tratta di nomi meno famosi, ma tutto da scoprire.

La mostra è curata da Francesco Petrucci, Conservatore del Museo del Barocco romano di Palazzo Chigi in Ariccia, la rassegna, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cavallino, grazie all’impegno dell’Assessore alla cultura On.le Gaetano Gorgoni e alla collaborazione del Principe Fulco Ruffo di Calabria, si pone in continuità ideale delle mostre Dipinti del Barocco romano da Palazzo Chigi in Ariccia, Dipinti tra Rococò e Neoclassicismo da Palazzo Chigi in Ariccia e da altre raccolte, Ritratto e figura. Dipinti da Rubens a Cades, tenutesi a Cavallino nel 2012, nel 2013 e nel 2014.


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