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Emigrante picchiato in azienda nella “civile” Parma: a processo il datore di lavoro

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AULA DI TRIBUNALE 2
COLLECCHIO-MARTANO (Lecce-Parma) – Scaraventato per terra dal proprio datore di lavoro per abbandonare l’azienda. E non in qualche ditta locale dove abusi e sevizie sui lavoratori vengono segnalati ripetutamente. Ma nella civile ed evoluta Emilia Romagna. Almeno così come la regione, patria dei tortellini, viene tratteggiata nell’immaginario collettivo. Lì dove, alcuni anni orsono, un artigiano edile di Martano si era trasferito per trovare una stabile occupazione. E invece la permanenza al nord si è conclusa in malo modo: con un’aggressione, i cui contorni verranno approfonditi in un’aula di Tribunale. Il gup di Parma, Alessandro Conti, ha infatti fissato la data dell’udienza preliminare per il prossimo 21 ottobre quando dovrà comparire il datore di lavoro della ditta con sede a Collecchio, comune della provincia Parma.

L’indagine, condotta per competenza territoriale dalla Procura di Parma, è stata avviata con una denuncia dell’operaio salentino. L’episodio, così come ricostruito dalla vittima, risale al 5 ottobre di tre anni fa. Il salentino sarebbe stato scaraventato per terra dal proprio datore di lavoro riportando varie ferite giudicate guaribili in ospedale in una ventina di giorni.

Non solo violenze fisiche ma anche verbali. Il lavoratore salentino sarebbe stato offeso ed etichettato come un “imbecille” . Il pubblico ministero ha accolto l’impostazione accusatoria chiedendo il rinvio a giudizio del datore di lavoro, non solo per i reati di lesioni e ingiuria, ma anche per la più grave delle accuse: quella di violenza privata. La persona offesa si costituirà parte civile tramite l’avvocato Stefano Palma.


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