Il Riesame non allenta i sigilli al resort “Baia Malva”. I giudici (Presidente Giuseppe Piccinno) hanno confermato il sequestro alla nota struttura ricettiva di Sant’Isidoro di proprietà di Giuseppe Durante, l’ex assessore comunale di Porto Cesareo. Già nel novembre scorso un differente collegio confermò il sequestro anche perché gli avvocati difensori Antonio Savoia e Antonio Quinto rinunciarono a comparire in aula.
I sigilli alla rinomata struttura furono apposti dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina il 28 ottobre scorso sulla scorta di un decreto di sequestro probatorio a firma del sostituto procuratore Carmen Ruggiero. Le relazioni tecniche redatte dall’ingegnere Raffaele Congedo e dal perito Giuseppe Elia, in qualità di ausiliari di polizia giudiziaria, e l’informativa dei carabinieri della Compagnia di Campi, diretti dal maggiore Nicola Fasciano, evidenziarono “macroscopiche difformità rispetto ai permessi di costruire rilasciati, opere realizzate in totale assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica, provvedimenti autorizzativi ritenuti illeciti ed illegittimi”.
In particolare il resort “Baia Malva” sarebbe stato costruito in una zona denominata E5 che il Piano regolatore generale qualifica come area agricola e per il tempo libero, sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico. Nonchè ricompresa nell’ambito territoriale esteso del Putt”. Nel frattempo sul tavolo del sostituto procuratore Carmen Ruggiero sono stati depositati gli esiti della consulenza affidata all’architetto Loredana Magurano che doveva valutare l’epoca di realizzazione delle opere e la conformità con gli strumenti urbanistici vigenti e ai permessi di costruire.
F.Oli.