CASARANO (Lecce) – Una telefonata concitata; le suppliche di una madre davanti al figlio agonizzante, la calma e la professionalità di un operatore del 118. Attimi concitati, cruciali una vita umana. Da un lato, il dramma di una madre; dall’altra, l’esperienza di un operatore che riesce a gestire disperazione e tensione in attesa dell’arrivo di un mezzo di soccorso. Sono le 19,55 del 26 novembre scorso. Luigi Spennato è stato appena ferito con una raffica di kalashnikov e pistolettate nelle vicinanza della propria abitazione in contrada Madonna della Campana alla periferia di Casarano. Il 40enne è riverso in una pozza di sangue all’interno della sua Fiat Punto. Respira a fatica. La sua vita è appesa ad un filo. Sul posto accorrono i familiari. La madre allerta subito i soccorsi. Viene contattata la centrale operativa del 118 dell’ospedale di Lecce.
Il contenuto della conversazione viene riportato nell’informativa allegata all’inchiesta “Diarchia” con cui i carabinieri del Nucleo investigativo hanno disarticolato una presunta organizzazione criminale capeggiata da Tommaso Montedoro ritenuto il mandante del tentato omicidio dell’ex fedelissimo di Augustino Potenza. La conversazione, che non fornisce spunti investigativi rilevanti, svela i drammi che fanno da sfondo ai fatti di sangue.
Donna: Per favore, è urgente. Per Madonna della Campana, hanno sparato, hanno sparato a mio figlio.
Operatore: Signora, da dove chiamate, il paese.
Donna: Casarano
Operatore: Come sta suo figlio?
Donna: Niente, lo hanno sparato, sta nell’occhio…e nella testa
Operatore: E’ cosciente, è cosciente signora?
Donna: Sì sì è cosciente
Operatore: Chi lo ha sparato signora
Donna: Non lo so, non lo so
Operatore: Non lo sa signora, stiamo arrivando
Donna: Mena per favore, mena per favore
Operatore: Signora, signora si calmi. Il ragazzo è cosciente? Respira bene?
Donna: Sì, sì all’occhio, vicino alla testa lo hanno sparato!
Operatore: All’occhio, alla testa, va bene, va bene stiamo arrivando
Donna: senti, lo porto io con la macchina?
Operatore: No signora, sta arrivando l’ambulanza, sta arrivando l’ambulanza. Signora, stia calma, stia calma. L’ambulanza sta partendo già da Casarano
Donna: Mena per favore, mena, mena per favore
Operatore: Quindi parla il ragazzo, signora?
Donna: Sì, lo stiamo tenendo sveglio sì. Guarda, credimi stiamo morendo noi pure, mena per favore, mena
Operatore: signora, stia tranquilla. L’ambulanza è già partita. Signora, ma dove l’avete trovato, dove stava il ragazzo
Donna: Stava entrando dal portone e abbiamo sentito gli spari. Abbiamo detto, tronetti sono. E’ uscito mio figlio e ha visto il fratello vicino al dentro la macchina, sparato
Operatore: Quindi dentro la macchina sta signora?
Donna: Dentro la macchina
Operatore: Allora cerca di mantenere la calma, l’ambulanza sta venendo va bene, sta venendo con il medico, stia tranquilla va bene?
Donna: Eh sì non ti preoccupare (piange)
Operatore: Stia tranquilla signora, mantenga la calma
Donna: (Piange)…calma qua più…figlio mio, penso che non si è fatto niente…si può salvare vero?
Operatore: Sì signora, sì signora. Stia tranquilla
Donna: Meno male
Operatore: Signora, chi ha sparato sta ancora lì?
Donna: No. Come sta qua. Chiunque sia stato ha sparato ed è andato via, fratello mio
Operatore: Ho capito
Il 40enne viene dapprima trasportato presso l’ospedale di Casarano e trasferito subito dopo nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi”. Una volta stabilito il quadro clinico, è rimasto ospite in un centro di recupero nel brindisino. Ad oggi la vittima ha riportato gravi danni permanenti con la perdita totale della vista per asportazione dei bulbi oculari e impossibilitato a muoversi autonomamente. Per il tentato omicidio di Luigi Spennato, le indagini hanno consentito di identificare il presunto mandante (Tommaso Montedoro) e e i probabili autori: i cugini Luca e Antonio Andrea Del Genio, rispettivamente di 26 e 30 anni, entrambi residenti a Casarano.
F.Oli.