LECCE – Anziani e non, occhio alle truffe. Le ultime vittime sono due anziani leccesi, che hanno visto volatilizzarsi ben tremila euro in contanti. Tutto è accaduto nel primo pomeriggio di ieri, quando un 83enne leccese, mentre si trovava in casa con la moglie, ha aperto la porta da uno sconosciuto – di circa 30-40 anni, alto 1,80, capelli corti ed occhi scuri – che spacciandosi per un dipendente dell’Inps è riuscito a “prelevare” dall’abitazione dell’anziana coppia l’ingente somma.
Presentandosi come dipendente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, l’uomo si è fatto aprire la porta, con la scusa che nel mese di agosto sarebbero arrivati degli arrestrati della pensione. Dunque, una volta entrato in casa, ha iniziato a prendere le misure dell’abitazione, chiedendo al contempo che gli venisse esibita la documentazione relativa all’ultimo pagamento della pensione.
L’83enne, credendo nella buona fede del finto impiegato, seguito dallo sconosciuto si è così recato in camera da letto e, aperto un cassetto, ha estratto una busta col documento richiesto oltre a 3mila euro, che ha poi appoggiato sul letto. È stato a questo punto che il sedicente dipendente dell’Inps ha chiesto la collaborazione dell’anziano, per misurare le dimensioni di due stanze: “Prenda il metro e vada in bagno. Non si preoccupi dei soldi sul letto, tanto nessuno li prende”. Le ultime parole famose.
Quando l’anziano si è allontanato dalla stanza da letto, infatti, il sedicente impiegato, approfittando del fatto che anche la moglie della vittima si era allontanata momentaneamente, ha allungato le mani sui soldi e si è presto dileguato in tutta fretta, rassicurando marito e moglie che sarebbe arrivata una raccomandata con gli arrestrati.
La truffa è stata scoperta solo quando l’uomo si era ormai allontanato dall’abitazione della coppia: i soldi sul letto non c’erano più. Alle malcapitate vittime, non è restato altro che informare dei fatti la polizia, che ora indaga sull’episodio.
Agli inizi di luglio, sempre a Lecce, un altro truffatore (o, chissà, sempre lo stesso) era riuscito a spillare ben mille e 200 euro ad una 80enne leccese in via Fulcignano Casale, fingendosi anche in questa circostanza un impiegato dell’Inps. Pochi giorni dopo, invece, in via Pitagora un altro imbroglione si era fatto consegnare da un’anziana 850 euro, fingendo di avere un debito col figlio.