LECCE – La mappa dello spaccio in provincia di Lecce grazie ai contatti di Gioele Greco con pregiudicati attivi in diversi paesi. I recenti assetti della criminalità organizzata vengono ricostruiti in un’informativa della Squadra mobile di Lecce allegata agli atti dell’indagine “Eclissi”.
SOGLIANO CAVOUR: Centocinquanta pagine fitte di intercettazioni consentono di delineare gli affari di Greco grazie al florido business dello spaccio. In particolare le telefonate captate documentano i rifornimenti continui del gruppo Greco con soggetti attivi nella zona di Sogliano Cavour. Ci sono riferimenti ben precisi a persone e luoghi e su come la rete dello spaccio veniva gestita dai diversi interpreti. Dopo i primi contatti, nel prosieguo delle attività essendosi ormai consolidato il rapporto tra il gruppo leccese e quello di …, le consegne di droga avvenivano seguendo sistematicamente le stesse modalità. Ossia limitando i contatti telefonici e quindi la possibilità di incappare in eventuali attività di intercettazione da parte delle forze dell’ordine.
TAVIANO: Gli approvvigionamenti di droga effettuati dal clan Greco hanno interessato anche un pregiudicato attivo su Taviano. Il linguaggio per definire la sostanza stupefacente era assolutamente criptico e veniva usato il termine “macchina”. Con il prosieguo delle indagini sono state registrate numerose altre consegne di sostanza stupefacente effettuate sistematicamente utilizzando sempre la stessa procedura. Non senza qualche problema come nel messaggio intercorso tra greco e il suo interlocutore: “Ci dobbiamo trovare per metterci d’accordo. E’ una faccenda che riguarda me e te! Come hai sempre detto tu!Mettiamo gli altri da parte…ho una parola ciò che vi spetta avrete!Aspetto una tua risposta fammi sapere quando possiamo parlare io e te. Da soli”.
CASTRO: Il clan Greco aveva anche allacciato contatti con il gruppo capeggiato da un pluripregiudicato attivo su Castro città. Droga acquistata raggiungendo direttamente il capoluogo salentino grazie ad incontri con emissari del 28enne leccese oppure in luoghi che, di volta in volta, venivano concordati preventivamente. Tra l’ottobre del 2012 e marzo 2013 venivano registrate numerose consegne di sostanza stupefacente da parte di Gioele Greco al pluripregiudicato. Al fine di eludere eventuali attività di intercettazioni da parte delle forze dell’ordine, ricorrevano sistematicamente all’utilizzo di un linguaggio criptico del tipo: “Vuoi venire a mangiare questa sera oppure a che ora mangiamo questa sera” per fissare gli incontri. Tra Greco e il suo referente, però, sarebbero emerse anche situazioni di forte tensione. Il giovane criminale leccese si sarebbe impossessato di un quantitativo sottraendola ad un uomo del pregiudicato picchiato e ricoverato in ospedale.
G: “Dico..quelle indietro non le vuoi riportare?”
C: “Eh…allora non hai capito tu che hanno tutto quelli di Lecce…ma come te le devo dire?”
G: “Ah…si sono presi tutto quelli di Lecce?”
C: “Eh!…te le vedi con loro.,.ha detto che stanno aspettando a te”.
G: “A me?”
C: “Eh!
G: “A me non interessa…la sono fatti tuoi dopo…a me non interessa un cazzo di quelle cose eh!…che aspettano a me”.
C: “E neanche a me…però qua mi pare che tutti non se ne un cazzo e quel ragazzo è ancora ricoverato…boh!”
Francesco Oliva