Eccoci giunti al nostro consueto appuntamento settimanale con la Prof.ssa Tiziana Striani,
Personal Coach del Benessere e dell’Alimentazione, Personal Trainer e Sport Nutrition Expert
Top Master BIIO NBBF CONI – Eccellenza Salentina 2015.
– Quando si intraprende un percorso di disintossicazione è consigliabile procedere a piccoli passi?
– Anche se ci sono strumenti molto potenti e rapidi per disintossicare l’organismo, è consigliabile essere cauti. Disintossicare un organismo velocemente vuol dire rimuovere tossine accumulate, che entrano in circolo nel sangue prima di raggiungere gli organi di eliminazione, ed è necessario sottoporsi a piccole tecniche di disintossicazione per poi passare a metodiche di disintossicazione più profonda, facendosi sempre seguire da un medico competente in materia per far sì che il nostro corpo si adatti a questa nuova condizione.
Nei precedenti articoli ci ha fatto capire che la disintossicazione ha un impatto positivo sulla salute in quanto aumenta l’energia e contribuisce a rivitalizzare tutte le funzioni metaboliche.
Quali sono, dunque, le sostanze che ci intossicano?
Ogni giorno siamo circondati da questo tipo di sostanze senza rendercene conto. Spesso sono prive di odore, colore e sapore, quindi difficili da identificare.
Si tratta di sostanze chimiche che si trovano in quello che mangiamo, beviamo, respiriamo e fumiamo, e che possono danneggiare il nostro corpo.
Il nostro organismo è una macchina sofisticata in grado di eliminare tossine attraverso pelle, fegato, colon, polmoni e vie urinarie.
Negli ultimi decenni, però, le sostanze chimiche che ci circondano sono aumentate notevolmente ed è impossibile eliminarle completamente, per cui le tossine rimangono nel nostro organismo troppo a lungo, ahimè…
I metalli tossici sono tra i composti più pericolosi per l’uomo, perché penetrano nell’organismo in maniera subdola attraverso i cibi, le bevande, l’aria, i prodotti per l’igiene di uso quotidiano, i vaccini, gli amalgami dentari.
Negli ultimi anni l’esposizione ai metalli pesanti è aumentata in modo preoccupante, e sembra essere associata ad un incremento delle malattie autoimmuni e addirittura dei casi di autismo.
I metalli più comuni e pericolosi sono alluminio, mercurio, piombo e cadmio.
Come possiamo verificare l’intossicazione da metalli pesanti?
Esistono esami specifici come il mineralogramma del capello o il test di chelazione per conoscere quali sono i metalli implicati.
Come si eliminano i metalli?
Vengono utilizzati gli agenti chelanti, anche se non dobbiamo dimenticare che per ridurre il carico tossico risultano indispensabili anche la dieta e lo stile di vita.
Suggerisco, inoltre, di praticare attività fisica regolare, compatibile con le condizioni di salute del paziente , e di abolire il fumo, in quanto il cadmio viene assorbito soprattutto attraverso le sigarette. Il fumo lo trasporta nei polmoni e il sangue lo fa circolare nel resto del corpo.
La sua tossicità si manifesta in particolare a livello dei piccoli vasi, determinandone un ispessimento con conseguente deficit di irrorazione sanguigna, che nelle donne incinte può colpire anche il feto, provocando aborti, prematurità e malformazioni.
I danni da esposizione cronica aumentano con l’aumentare della quantità di sostanza assunta e possono manifestarsi con colorazione giallastra dei denti, anoressia, alopecia, pelle squamosa, anemia, osteomalacia (indebolimento delle ossa).
Quella di cui si sente parlare più spesso è l’intossicazione da mercurio. È davvero un veleno così mortale?
Assolutamente si! L’intossicazione avviene soprattutto per due vie:
-a causa del suo rilascio sotto forma di vapori, dagli amalgami dentari, costituiti per oltre il 50% da mercurio. Tutti gli stimoli meccanici e termici (spazzolamento, masticazione, ingestione di cibi caldi e acidi) aumentano la dispersione del mercurio all’interno della bocca;
-dal consumo di pesci di grossa stazza (tonno e spada) e di allevamento, che ne accumulano in grandi dosi.
Il mercurio provoca gravi disturbi a carico del sistema nervoso centrale, quali irritabilità, perdita di memoria, incapacità di concentrazione, depressione.
Inoltre influisce sulla fertilità e, poiché è in grado di attraversare la placenta, può arrecare danni neurologici al feto.
Ci tengo a mettervi in guardia anche sulla pericolosità dell’alluminio, che troviamo nei cibi che ingeriamo quotidianamente come tè, caffè, farine, bibite e alimenti contenuti in lattine, cibi conservati con l’impiego di fogli di alluminio (cioccolata, biscotti, cibi cotti al cartoccio), acqua del rubinetto, latti artificiali, additivi alimentari.
Inoltre l’alluminio è contenuto in numerosi farmaci di uso comune, nei vaccini e nei prodotti per l’igiene personale.
L’intossicazione da alluminio, il cui accumulo avviene principalmente a livello del sistema nervoso centrale, è associata all’insorgenza di patologie neurodegenerative quali sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer e Parkinson.
Ha riscontrato casi di intossicazioni da metalli pesanti tra i suoi clienti?
Certamente e con grande frequenza! Faccio loro eseguire, così come li eseguo io stessa, accurati controlli e adeguate e cicliche terapie di chelazione, sempre sotto la supervisione di un medico di fiducia.
Vi posso garantire che energia e voglia di fare ‘salgono alle stelle’…
Con grande meraviglia, ci rendiamo conto che finalmente riusciamo a fare così tante cose che prima ritenevamo insopportabili e insormontabili!
Preserviamo la nostra salute e vivremo più a lungo!
striani.tiziana@libero.it
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