LECCE/BRINDISI – L’Adoc insorge contro le pubblicità sessiste in città.
“In questi giorni – scrive l’Adoc in un comunicato stampa – sono apparsi sia a Lecce sia a Brindisi manifesti giganti, di misura 4×3 metri, ritraenti in primissimo piano il deretano di una donna per pubblicizzare una ditta di arredamenti.
A Lecce l’affissione è visibile sulle plance affidate alle società private di pubblicità e non su quelle destinate alle pubbliche affissioni gestite dalla Dogre.
Il problema non è nuovo: purtroppo il sessismo e la pubblicità hanno spesso incrociato le loro strade, contribuendo non poco al degrado culturale delle nostre città e del nostro Paese.
Ma se le aziende non sono ancora convinte che a ciò vada detto basta, lo sono i consumatori, e non solo quelli che hanno contattato Adoc di Lecce e di Brindisi per segnalare i manifesti, ma tutti i cittadini che credono nel rispetto dell’identità di genere, nella parità e cercano di contrastare una visione degradante del corpo della donna, solo funzionalizzato ad aumentare i profitti delle aziende.
Adoc ha segnato la circostanza al Sindaco di Lecce e di Brindisi e chiede alla ditta ritirare spontaneamente la pubblicità in questione. Le Amministrazioni di Lecce e di Brindisi adoperino per nel farsi parte diligente per la redazione di un codice di autoregolamentazione in tema di pubblicità, come è già avvenuto in altre città tra cui Roma, Milano.
Rimaniamo in attesa di un fattivo intervento nel senso richiesto. Brindisi e Lecce, che peraltro è “Capitale Italiana della Cultura 2015” non rimangano a guardare, ma dicano basta al sessismo come strumento di comunicazione”.