Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Doppia intimidazione per il sindaco di Surbo: tomba del nonno profanata e proiettili per il fratello

$
0
0

cimitero-surboSURBO (Lecce) – La tomba del nonno profanata e cinque proiettili lasciati davanti allo studio del fratello imprenditore. Doppia intimidazione nella notte ai danni della famiglia del sindaco di Surbo, Fabio Vincenti.

Il timore degli investigatori è che il vero obiettivo possa essere effettivamente il primo cittadino. L’episodio più inquietante è stato il raid all’interno del cimitero del paese. Ignoti hanno compiuto “un gesto vile e codardo” così come definito dallo stesso sindaco. Favoriti dall’oscurità, i vandali sono entrati nel camposanto scavalcando con ogni probabilità il muro di recinzione.

Si sono diretti nella cappella del padre del sindaco dove è tumulato il nonno del primo cittadino, scomparso una ventina d’anni fa. Per i vandali non c’è stato bisogno di manomettere alcun lucchetto. La cappella era aperta. I vandali hanno così sventrato la lapide rimuovendo dal loculo la bara, adagiandola per terra.

Non contenti i profanatori hanno anche rimosso il coperchio del sarcofago, protetto solo da una copertura in metallo. Forse per portarla via o per il semplice gusto di compiere uno sfregio di pessimo gusto contro la famiglia del primo cittadino.

Il raid all’interno della cappella è stato scoperto in mattinata quando il custode ha aperto il cimitero. Durante il consueto giro di controllo, si è accorto di qualcosa di strano all’interno della cappella della famiglia Vincenti. Ed ha effettivamente compiuto una scoperta choc.

Subito dopo la bara è stata ricomposta e ricollocata all’interno del loculo. E’ stato immediatamente richiesto l’intervento dei carabinieri della locale stazione giunti sul posto insieme ai vigili urbani e ai colleghi del Norm di Lecce.

Le indagini sono scattate immediatamente. I militari hanno ascoltato il padre del primo cittadino e il sindaco stesso. Non c’è, per il momento, un movente ben definito che possa giustificare un simile atto.

La caccia ai responsabili, poi, non è semplice. Il camposanto è sprovvisto di un sistema di videosorveglianza e i vandali hanno così agito indisturbati sapendo di non essere ripresi.

“È un gesto ignobile che non mi sarei mai aspettato” è il commento rilasciato dal sindaco Vincenti al CorriereSalentino. “Forse volevano portare via la salma. Si tratta di un gesto inaccettabile: non riesco a capire chi abbia potuto farlo, ma potrebbe essere anche un dispetto. All’interno c’era un santino, che era stato messo al momento del funerale. Hanno profanato un luogo sacro. Mi dispiace più per loro: sono peggio delle bestie. Dei poveracci. Ringrazio i carabinieri, che sapranno sicuramente fare luce sull’accaduto”.

Poco dopo è arrivata la segnalazione di una seconda intimidazione compiuta ai danni della famiglia Vincenti. Bersaglio: l’imprenditore Giuseppe Vincenti, fratello del sindaco e titolare della ditta di costruzioni “Ediltutto”. Ignoti, sempre nella notte tra martedì e mercoledì, hanno lasciato cinque proiettili di pistola sotto il portone dello studio dell’imprenditore in via Piave al civico 135. E’ stato lo stesso Vincenti ad allertare le forze dell’ordine. I carabinieri hanno ascoltato a lungo il fratello del sindaco. Vincenti è caduto dalle nuvole. Non ha saputo fornire una valida spiegazione sul perché abbia potuto subire una simile minaccia. Rimane, così, il mistero su una duplice intimidazione compiuta nelle stesse ore ai danni dei familiari del primo cittadino di Surbo colpito nell’intimo con la tomba del nonno profanata da mani, per il momento, ignote.

Francesco Oliva e Claudio Tadicini


Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>