LECCE – In relazione alla pesante condizione di degrado de “Le Cesine” (riserva naturalistica che ricade nel territorio comunale di Vernole, in provincia di Lecce), denunciata da settimane attraverso fotografie e sollecitazioni mediatiche da parte del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Cristian Casili, vice presidente della V Commissione consiliare Ambiente e Territorio, il presidente della Regione Michele Emiliano ha incontrato in mattinata l’esponente pentastellato (con WWF e sindaco di Vernole). Casili ha presentato al tavolo di confronto un documento contenente puntuali misure “di sistema” per la salvaguardia dell’area.
I punti qualificanti, tra gli altri, riguardano il consolidamento del cordone dunale, la programmazione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti spiaggiati, la progettazione di “isole” per la raccolta, la costituzione di un’”Oasi Blu”, studi specifici sui frangiflutti, l’eliminazione dei parcheggi abusivi e la destinazione di due aree a spiaggia libera con fruizione controllata, e la verifica del corretto funzionamento del sistema di depurazione con possibilità di riutilizzo dei reflui dello scarico del depuratore di Lecce-San Cataldo, “Ciccio Prete”.
“E’ stato un incontro molto proficuo – dichiara Casili -. Verificheremo il rispetto degli impegni assunti oggi dalla Regione, dal sopralluogo nell’area, all’intervento straordinario di rimozione dei rifiuti; dal cronoprogramma per offrire risposte organiche alla “questione Cesine”, al confronto istituzionale periodico sul tema, a partire dal 16 novembre p.v., con il secondo tavolo utile anche e soprattutto perché WWF e Comune di Vernole espongano linee guida per la rivalorizzazione e gestione della Riserva. Grazie al M5S finalmente – prosegue Casili – dopo tanti anni è stata dimostrata dalle Istituzioni attenzione concreta al tema Le Cesine. Saremo vigili perché si realizzi anche – conclude il consigliere – un progetto organico con l’individuazione di aree da destinare a parcheggio con servizio navetta, che non impattino con l’ecosistema della Riserva, e affinché si proceda – come da ok odierno della Regione – con l’istituzione di un’”Oasi Blu” per la creazione di un’area marina protetta che consenta di trasformare un versante di rifiuti in un litorale di eccellenza.