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Il presunto capo clan Marino Manca trasferito in Abruzzo

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carcere-borgo-san-Nicola-(3)SQUINZANO (Lecce) – Il presunto capo clan Marino Manca lascia borgo “San Nicola” e per motivi di sicurezza viene trasferito nel penitenziario di Teramo. In realtà si tratta di un ritorno nel penitenziario abruzzese dove Manca era stato ospite fino al 12 maggio prima di ottenere i domiciliari. Il 41enne di Squinzano, però, era tornato in carcere il 22 luglio dopo aver evaso dai domiciliari per tentare un estorsione ai danni del titolare di una concessionaria di Lecce. Nelle scorse settimane, il Riesame aveva rigettato la richiesta di scarcerazione e Manca era rimasto in carcere. Alcuni giorni fa, su disposizione del Dap (il Dipartimento Amministrativo Penitenziario), il presunto capo clan è stato trasferito in Abruzzo.

Il nome del 41enne compare nelle carte dell’inchiesta “Dèjà-vu ultimo atto”. Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce e dai colleghi della Compagnia di Campi Salentina, il 41enne avrebbe tirato le redini della frangia che avrebbe gestito una redditizia attività di spaccio tra Squinzano e Trepuzzi. Da settembre 2012 a marzo 2013. Il Riesame, però, annullò parzialmente l’ordinanza di custodia cautelare. In particolare venne meno proprio l’accusa di essere il capo promotore di un’associazione a delinquere di stampo mafioso. Contro tale decisione del Tribunale della Libertà, la Procura ha presentato Appello accolto da un differente collegio di giudici. Questa misura rimarrà sospesa in attesa della decisione della Cassazione.

F.Oli.  

 


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