LECCE – Nella “tana dei lupi” arriva la bestia nera del Lecce: il Catanzaro. I calabresi negli ultimi precedenti hanno sempre strozzato in gola l’urlo dei salentini. Pareggi clamorosi in rimonta, zero a zero senza emozioni, sconfitte pesantissime. Uno score complessivo di 15 patite perse, 9 pari e solo 7 vittorie in 31 incontri. Per i più scaramantici numeri preoccupanti. L’ultimo successo in novanta minuti del Lecce risale al 1987. Dopo i calci di rigore invece all’estate scorsa nel turno preliminare della Coppa Italia.
Con la classifica già ridisegnata e il Benevento sempre più primo (vittorioso seppur a fatica di misura a Pagani per 1 a 0) il Lecce può solo vincere. In testa tutte portano a casa i tre punti tranne la Casertana che manca l’aggancio al secondo posto, fermata dal Martina di Baclet in gol allo scadere per il definitivo 1 a 1.
Il Catanzaro è in crisi di risultati e non solo. I problemi societari possono comunque influire negativamente su uno spogliatoio già disastrato. La rescissione sempre più prossima di Giampà (squalificato e per questo assente lunedì) è solo l’ultima voce di una situazione in fibrillazione dopo l’addio in anticipo del diesse Donnarumma.
Appena 5 punti nel girone di ritorno, frutto di soli pareggi e quattro sconfitte. L’ultimo successo in esterna risale al 28 novembre scorso, l’ultima vittoria invece al 20 dicembre sempre del 2015 contro l’Ischia. Il tutto valso fino ad ora il secondo peggior attacco del torneo (dopo la Lupa Castelli) e la quarta peggior difesa. Nonostante ciò la squadra di Erra rimane l’unica ad aver battuto il Lecce di Braglia. L’unica capace di rimontare e ribaltare il risultato nella gara dell’andata (2 a 1 il finale con gol di Doumbia (L) Giampà(C) e autorete di Cosenza). Erra dovrà fare a meno di Moi e Patti indisponibili e nel 4-4-2 iniziale potrebbe schierare Grandi tra i pali. Calvarese, Ricci, Orchi e Squillace in difesa. A centrocampo Bernardi, Maita, Agnello e Mancuso. Razzitti e Firenze coppia d’attacco.
Braglia, al rientro dopo le due settimane di squalifica, preferisce guardare in casa propria, “noi dobbiamo fare la nostra partita e basta, è questo quello che ho detto ai miei ragazzi. Gli ho visti sereni anche se sappiano che ogni gara per noi sarà sempre difficilissima e non possiamo permetterci di sbagliare nulla. Il Catanzaro contro le grandi ha sempre fatto grandi prestazioni” ( tre pareggi con Cosenza, Casertana e Benevento, e all’andata anche con il Foggia salvo poi perdere 3 a 0 allo Zaccheria al ritorno ndr).
Ancora qualche dubbio riguardo la formazione. Molto probabilmente non cambierà nulla nelle retrovie, il ballottaggio riguarda la fascia sinistra con Liviero in pole su Legittimo. In attacco potrebbero tronare dal primo minuto Moscardelli e Doumbia (tre gol in tutto ai calabresi, compresa una doppietta al Via del Mare) al posto di Curiale e Caturano, titolari contro il Monopoli. Surraco invece rimane una delle pedine inamovibili del 3-4-3 del tecnico toscano.
Dario Sanghez
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