TORRE LAPILLO (Lecce) – Procede a singhiozzo l’udienza preliminare relativa alla presunta lottizzazione abusiva del villaggio “Riva degli Angeli” di Torre Lapillo. E’ stata ammessa la costituzione di parte civile di Legambiente e Italia Nostra. Su iniziativa del gup Vincenzo Brancato è stato inviato l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare anche al Ministero dell’Ambiente per valutare la possibilità di costituirsi parte civile come ente legittimato a rivendicare un risarcimento dei danni di interesse pubblico. L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 11 aprile.
Con ogni probabilità quel giorno si deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio dei dodici imputati: Giuseppe Durante, “legale rappresentante della Riva degli Angeli srl” nonchè proprietario; gli ex sindaci di Porto Cesareo Rocco Durante, 67, di Porto Cesareo, (firmatario della concessione edilizia); Fernando Gardelicchio, 60, di Porto Cesareo, (firmatario del permesso di agibilità) e Ferruccio Mele, 68, di Copertino, (che ha rilasciato la concessione edilizia in sanatoria); Giovanni Ratta, 62, di Leverano, ex responsabile dell’ufficio tecnico di Porto Cesareo; Cataldo Basile, 41, di Porto Cesareo; Cosimo Spagnolo, 76, di Porto Cesareo, in qualità di tecnico progettista dei lavori; Pietro Viva, 39, di Porto Cesareo e Maurizio D’Andria, 55, di Porto Cesareo, geometri dell’Ufficio Tecnico di Porto Cesareo; gli ingegneri Cosimo Muscogiuri, 69, di San Pancrazio Salentino; Antonio Nestola, 60, di Porto Cesare e Tarcisio Basile, 59, di Porto Cesareo, responsabile dell’ufficio urbanistica ed edilizia del comune jonico. Le accuse, a vario titolo, sono quelle di lottizzazione abusiva, abusivismo edilizio, falsità ideologica e omessa denuncia da parte di pubblico ufficiale. Il collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe De Luca, Antonio Savoia, Giuseppe Romano, Arturo Balzani, Luigi Covella, Giuseppe Bonsegna, Elvira Durante, Italo Foggetti, Pietro Quinto e Antonio Quinto non ha presentato richiesta di riti alternativi. Fino alla conclusione dell’udienza preliminare gli avvocati potranno chiedere i riti alternativi. In difetto, due quindi i possibili scenari che si possono prefigurare: proscioglimento o rinvio a giudizio dei dodici imputati. Nei mesi scorsi il pubblico ministero Carmen Ruggiero aveva invece stralciato chiedendo ed ottenendo l’archiviazione della posizione relativa al comandante della polizia municipale Romolo Peluso.
Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina, evidenziarono “macroscopiche” violazioni delle norme urbanistiche, oltre che, in altra parte, da opere “realizzate in totale assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica”. L’intera struttura venne posta sotto sequestro preventivo nel settembre di due anni fa con un provvedimento a firma del gip Antonia Martalò.
F.Oli.