STERNATIA (Lecce) – Venerdì 11 Marzo a Sternatia (Lecce) presso il Centro Studi “Chora-Ma”, presieduto da Donato Indino, si è tenuta una serata organizzata da “Chora-Ma” e dal “Lions Club” di Lecce, presieduto da Elisabetta Indino. La manifestazione è stata dedicata al tema “Donne in Polizia e lotta alla criminalità”. Molte sono state le signore presenti, ad ognuna delle quali è stato offerto un omaggio anche perché la serata rientrava nello spirito della recente “Festa della donna” e voleva mettere in evidenza i traguardi che nei tempi moderni la donna è riuscita a raggiungere, come ha saputo riscattarsi dalla sua eterna condizione di inferiorità, di subordinazione e ottenere una posizione di rilievo, una funzione determinante nell’ambito della vita privata e pubblica. Tanti sono gli incarichi che la donna oggi ricopre, la sua figura è diventata sempre e ovunque presente e importanti risultano ormai la sua opinione e la sua azione. Anche in ambito militare ci sono le donne e di questo, in particolare, si è parlato durante la manifestazione.
All’inizio la presentatrice si è soffermata ad illustrare le attività svolte dai due centri culturali, “Chora-Ma” e “Lions Club”. Ha detto che “Chora-Ma” è impegnato nel recupero del sostrato linguistico neogreco presente nel territorio salentino e che il “Lions Club” è intento a promuovere lo scambio, il confronto su ogni aspetto, su ogni argomento della vita, della storia tranne quelli di carattere religioso e politico. Due realtà di genere diverso sono i due Centri ma entrambe finalizzate alla valorizzazione del pensiero, dello studio, della cultura.
Dopo un intervento di Elisabetta Indino rivolto a presentare le personalità convenute, la dottoressa Silvia Cazzato, giornalista e psicologa dell’Università del Salento, ha introdotto nel tema specifico della serata ed ha sottolineato come la donna da figura sempre considerata debole e bisognosa di essere protetta sia diventata, oggi, capace di svolgere funzioni militari, di lavorare in polizia e offrire aiuto, protezione a chi ne ha bisogno. Ha preso poi la parola la dottoressa Sandra Meo, Primo Dirigente della Polizia di Stato di Lecce (Divisione anticrimine) e ospite d’onore della serata. Ha parlato della sua vita, di come già da bambina alcune letture, alcuni fumetti l’avessero mossa a concepire l’idea d’impegnarsi, di lavorare a favore dell’ordine, della legge. Ha ricordato i precedenti suoi incarichi e gli altri posti dove aveva prestato servizio prima di rientrare a Lecce nelle mansioni attuali. A lungo si è soffermata a dire di quanto il lavoro in polizia richiede specie se a svolgerlo è una donna, a chiarire che non è facile esporsi in continuazione al rischio, al pericolo, fermare persone, trovarsi in luoghi, scoprire situazioni che fanno del reato la loro regola, non è facile considerarlo soltanto un lavoro. Eccezionale, fuori dal comune è lo spirito, l’animo necessario ad una donna che lavora in polizia e per acquisire questo spirito, quest’animo bisogna pervenire ad una coscienza che condanna quanto di male avviene nella vita di ogni giorno.
Quello della Meo potrebbe essere considerato uno degli esempi migliori di questo processo di formazione che si richiede ad una donna che voglia lavorare in polizia. Lei si è sentita tanto preparata, tanto formata da preferire, agli inizi, il lavoro d’azione a quello d’ufficio, da non temere di esporsi personalmente all’esterno. Orgogliosa l’aveva resa questo coraggio perché le aveva permesso non solo di fermare il male ma anche di portare il bene dove veniva soppresso. Un passato da eroina le sembrava di aver vissuto. Molto seguito e apprezzato è risultato il discorso della Meo al quale hanno fatto seguito altri interventi e una lettura, compiuta dall’attrice Annarita Manigrasso, di alcune parti dell’opera di Dacia Maraini, I sogni di Clitennestra.
Dopo la distribuzione di alcuni attestati di riconoscimento il Gruppo Musicale Astèria si è esibito nell’esecuzione di brani di musica folkloristica e la serata si è conclusa con un Buffet offerto da “Chora-Ma”.
Antonio Stanca