Il Lecce affronterà sabato l’ultimo match tra cugini di Puglia di questa stagione, con l’ingrato compito di provare a invertire una tendenza preoccupante dopo le scialbe prestazioni di Martina e Andria e l’incredibile tonfo di Foggia all’andata. Il primo derby dei tre di fila previsti dal calendario per il Monopoli (Lecce-Andria-Foggia) alla vigilia di un finale di stagione abbastanza complicato per gli adriatici.
La squadra di Tangorra sta conducendo un campionato ben al di sopra delle aspettative. Da new-entry ripescata in Lega Pro, attualmente è fuori dalla zona spareggi (28 pt) a più tre dal Catania e nel girone di ritorno ha aggiunto in classifica 9 punti in 8 giornate, una media interessante e importante per chi come i biancoverdi punta solo ed esclusivamente alla salvezza. Una difesa ballerina ma comunque insidiosa che fa il pari con un attacco prolifico. 18 gol messi a segno dalla coppia Gambino – Croce e una differenza reti uguale a zero.
Un biglietto da visita che non spaventa il lanciatissimo Lecce di Braglia dopo ben 15 risultati utili di fila, ma deve però spingere i giallorossi a non sottovalutare mai nessuna delle avversarie in questo rush finale. Gli obiettivi sono e rimangono diversi, ma anche dalle retrovie possono arrivare le insidie. Il Melfi in questo ha fatto scuola.
Caturano potrebbe prendersi la maglia da titolare (sarebbe la seconda volta per lui da quando è arrivato), così come Curiale che tornerebbe in campo dal primo minuto dopo quasi un mese e mezzo (l’ultima nel pareggio in esterna ad Andria dove giocò per 62 minuti). A discapito proprio di Moscardelli e uno tra Surraco e Doumbia. Anche Liviero sembra essere in pole sulla fascia sinistra ed eventualmente prenderebbe il posto di Legittimo, in calo nelle ultime uscite. Non dovrebbe cambiare invece l’assetto tattico ormai classico del 3-4-3 con Freddi infortunato, ancora fuori dalla lista dei convocati e Alcibiade sempre più pedina inamovibile nel terzetto difensivo. Torna a disposizione anche Carrozza dopo un lungo stop.
Curiosità: nei due precedenti con il direttore di gara, Stefano Giovani di Grosseto, il Lecce ha pareggiato con la Juve Stabia a Castellamare (1:1 nel campionato 2014/2015) e perso in casa con il Catanzaro nel 2013 in quella famosa partita di settembre che costò l’esonero a Moriero dopo quattro sconfitte di fila.
Dario Sanghez