Sul sito di compravendita online “Subito.it”, vengono messi in vendita cellulare, elettrodomestico Bimby e cambio automatico per auto a prezzi convenienti. Trovato l’acquirente e concluso l’affare, sempre tramite mail, si richiede il pagamento della merce, con accredito su carte prepagate o bonifico Iban. La merce, però, poi non viene mai spedita ed il venditore sparisce nel nulla.
Questo è il modus operandi dei truffatori online. Le ultime cinque denunce della polizia sono avvenute perché i cinque o erano intestatari di carte prepagate o di numeri telefonici utilizzati per la truffa.
Il primo caso risale al 12 gennaio, quando una trentenne leccese aveva comprato un telefonino Samsung Galaxy Edge 32 H, rispondendo ad un annuncio su un sito di inserzioni online, “Subito.it” considerato tra i più utilizzati ed affidabili. La donna era convinta di aver concluso, a suo parere, un buon affare e aveva contattato il “venditore” prima tramite numero di telefono indicato e poi su whatsapp, attraverso il quale l’imbroglione inviava la foto della sua tessera sanitaria e la foto di una poste pay evolution.
L’acquirente pagava la metà dell’importo richiesto, con l’accordo del saldo alla consegna. Ricevuta tale somma l’imbroglione mandava su whatsapp la foto del pacco celere plus, ma il codice di riferimento, da un successivo controllo risultava non registrato.
In realtà l’uomo ometteva di inviare la merce pattuita e di fatto “spariva nel nulla”, eliminando e disattivando tutti i contatti conosciuti dall’ignara malcapitata.
Altro non è rimasto, alla sfortunata acquirente, di presentare una denuncia. Gli agenti pertanto hanno avviato gli accertamenti che hanno consentito di risalire a D.G., 45enne di Teramo, incastrato dal numero della poste pay, e F.C., teramese di 25 anni, titolare del numero telefonico al quale la signora aveva chiamato per i primi contatti.
Altri due casi si sono verificati il primo febbraio, quando altri due leccesi hanno denunciato di essere stati truffati. Il primo caso riguarda un 53enne, che aveva versato 350 euro sulla carta prepagata postepay del venditore, senza però ricevere a casa un cambio automatico per Mercedes. In questo caso finiva nei guai R.G. un 30enne residente a Gioia Tauro.
Il secondo caso invece riguardava una 47enne di Lecce, interessata ad acquistare un elettrodomestico “Bimby” TM5.
La trattativa però non è andata però a buon fine, perchè la donna si è rifiutata di eseguire un bonifico bancario sull’iban fornito dal venditore prima della consegna della merce. A quel punto il venditore, in più occasioni, ha minacciato, anche di morte, la donna ed i suoi familiari. A quel punto la donna si è rivolta agli agenti della polizia che sono risaliti all’intestatario della carta poste pay D.D. un 23enne di Udine, e a M.K. 25enne pachistano, probabilmente clandestino, intestatario della scheda telefonica