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7 miliardi per la Puglia, ma c’è poco per le infrastrutture. Loredana Capone: “Il governo metta i soldi per superare il gap tra nord e sud”

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Foto Antonio Castelluzzo

Foto Antonio Castelluzzo

In Germania, dopo il crollo del muro, furono investiti tantissimi miliardi per superare il gap con la parte occidentale: fondi comunitari e statali. È necessario utilizzare lo stesso metodo con il Mezzogiorno d’Italia. C’è un gap infrastrutturale da colmare una volta per tutte. “Il governo deve fare la sua parte”- annuncia l’assessore allo Sviluppo economico della Puglia, Loredana Capone.

La Regione ha oggi a disposizione 7,1 miliardi di euro. Ieri la Commissione europea ha approvato il Por Puglia 2014-2020: un documento predisposto da Vendola, che spiega come la Regione intende impegnare la dotazione finanziaria comunitaria. Questi soldi, però, non bastano a programmare un intervento infrastrutturale che si attende da anni.

La maggior parte delle risorse, secondo il regolamento europeo, sono spalmate su quattro obiettivi: agenda digitale, ricerca e innovazione, competitività piccole e medie imprese ed energia e reti. Quattro obiettivi che assorbono gran parte delle risorse. “Abbiamo anticipato la strategia europea con i bandi che sono usciti già mesi fa”- spiega Loredana Capone. La strategia per il sud, secondo l’assessore, non può basarsi solo su fondi comunitari: il resto dei soldi deve metterli il governo.

“Abbiamo ottenuto un premio dall’Europa: il cofinanziamento del 50 per cento, al contrario delle altre regioni, che si devono accontentare del 25 per cento. Questi fondi non sono sufficienti a superare il gap né per quantità né per obiettivi: è necessario uno sforzo da parte del governo sulle infrastrutture in tempi brevissimi a partire dall’alta velocità sulla linea adriatica ferroviaria fino a Lecce”- spiega Capone.

Insomma, secondo l’assessore, ha ragione Renzi quando riconosce le eccellenze delle imprese pugliesi ma non bastano gli incentivi europei, “occorre un sistema infrastrutturale di porti e ferrovie adeguate, perché noi non siamo la Valle D’Aosta, siamo giù e il gap esiste e bisogna aiutare imprese e istituzioni a superarlo”. La Puglia e il sud hanno bisogno di infrastrutture e grandi opere, un’operazione da moltiplicatore keynesiano, che farebbe rifiorire l’economia.

Garcin


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