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“Giovane mamma accompagnava i bambini a scuola”: multata per pochi minuti di sosta

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LECCE – Clemenza zero contro i parcheggi. Nessuna tolleranza neanche per una giovane mamma in panne con il figlio piccolo da accompagnare a scuola. La multa sul parabrezza la trovi comunque. Gli avvocati Paolo Maci e Gianluca Tarantino segnalano un episodio increscioso verificatosi a Lecce pochi giorni fa, nei pressi di una scuola del capoluogo salentino.

Esattamente il 4 febbraio. Alle ore 08.26, nei pressi della scuola “Filippo Smaldone” in via Giammatteo, una giovane mamma G.T., si è vista elevare una contravvenzione ad opera di un agente della Polizia Municipale, per aver parcheggiato la propria auto in divieto di sosta. Fin qui tutto apparentemente nella norma, se non fosse per le modalità dell’accaduto, che sollevano più di una perplessità. La donna, infatti, ha lasciato in sosta la propria auto per alcuni minuti, come da prassi per molti genitori, giusto il tempo strettamente necessario per accompagnare in aula i suoi due figlioletti, uno di appena 21 mesi presso la sezione “primavera” della locale scuola materna, l’altra di 6 anni, iscritta in prima elementare, quel giorno vestita in maschera per partecipare alla festa di carnevale della scuola. Il tutto sotto lo sguardo attento e “vigile” di un Agente di Polizia Municipale, il quale invece di richiamare l’automobilista ed invitarla a spostare l’auto, ha atteso che la donna si allontanasse ed entrasse a scuola con i figli, per procedere a contestare l’infrazione.

“Non ci possiamo esimere dall’esprimere il nostro disappunto per l’accaduto, e ciò per un duplice motivo”, commentano in una nota gli avvocati Maci e Tarantino. “Innanzitutto in considerazione del fatto che compito della Polizia Municipale dovrebbe essere quello di far rispettare il codice della strada e garantire la fluidità del traffico e non, invece, quello di sanzionare i cittadini, in quanto scopo del loro servizio non dovrebbe essere quello di “far cassa”, ma di garantire la sicurezza ed il rispetto delle leggi”. “In secondo luogo”, continuano gli avvocati, “per il fatto che in determinate situazioni, come nel caso in questione, l’operato degli Agenti della Polizia Municipale, come di qualsiasi altro pubblico ufficiale in servizio, dovrebbe essere guidato dal “buonsenso”, che dovrebbe suggerire, in determinate circostanze, di lasciar correre episodi che di per sé richiederebbero un loro intervento, come nel caso di un genitore che per pochi minuti lasci la sua auto in divieto di sosta, senza che la stessa sia di intralcio per la circolazione o rappresenti un pericolo per l’incolumità di pedoni e/o automobilisti, per il tempo strettamente necessario per accompagnare i propri figlioletti a scuola. A maggior ragione se il pubblico ufficiale in servizio sia una donna, come nel caso in questione, una ragione di più per attendersi umana comprensione nei confronti di una madre che accompagna i figli a scuola”.

“Non resta che auspicarsi”, concludono gli avvocati, “pertanto, una maggiore sensibilità da parte del Corpo dei Vigili Urbani di Lecce, fiduciosi che, per il futuro, il loro operato sia ispirato e guidato dal buon senso, in un rapporto col cittadino che sia improntato sulla collaborazione, invece che sulla repressione”.


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