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“Appunti del mediterraneo”: una passeggiata tra paesaggi e geometrie di Anteri

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LECCE – A Lecce presso la Fondazione Palmieri in Via dei Sotterranei, nel centro storico, all’interno della Chiesa sconsacrata di S. Sebastiano, si potrà visitare fino al 21 Febbraio prossimo la personale di pittura “Appunti del mediterraneo” con sottotitolo A sud dell’anima dell’artista Anteri pseudonimo di Mimmo Antonaci.

La mostra è il riassunto di un percorso creativo durato un quinquennio lungo il quale l’autore rielabora i paesaggi: all’origine ciò che vede è oggetto poi il tutto diviene soggetto metabolizzato nell’anima e alla fine i concetti giungono sulla tela.

Ciò che si osserva in queste opere apparentemente a carattere naturalistico è che sono visioni, non vedute. Infatti i 16 acrilici su tela sono paesaggi che racchiudono spesso forme geometriche e linee nette che rimandano a luoghi fisici che portano a riflettere su vari sentimenti che nei quadri si mischiano tra loro come la passione, la speranza o la rivincita della natura sull’uomo. Molti sono gli scenari marittimi attraversati da forme geometriche e linee dai colori freddi che sottolineano la differenza tra ciò che è immutabile e ciò che invece, come la natura, muta sempre.

Uno dei tanti dipinti che colpiscono per la dicotomia tra paesaggi e geometrie è “CONVIVIO Euclideo”, nel quale è raffigurato un paesaggio roccioso con due piramidi prese in prestito dalla geometria euclidea solida: una rossa posta in primo piano e una più piccola, di colore blu, in secondo piano: la piramide blu rappresenta la donna spirituale, sensibile e profonda, la piramide rossa rappresenta l’uomo, tenace, irruento e solido, simboleggiando la sua protezione in un paesaggio che si estende tortuoso e infido.

L’artista, originario di Grottaglie, dopo aver vissuto per circa trentacinque anni a Roma, si è stabilito a Gallipoli facendone il suo luogo ispiratore. “Vivere a contatto con i paesaggi marittimi- sottolinea Anteri– e nello specifico con l’ elemento liquido rende ancora più profonde le mie radici con la natura e non disdegno fare lunghe passeggiate in auto per il Salento per poi raccogliere le immagini principali e, alla fine come si fa in una moviola, imprimere i fotogrammi più importanti sul cavalletto.”

Non ha importanza etichettare con uno stile le tele del pittore, fondamentale è che arrivi diritto allo sguardo del visitatore il bello delle opere che suddivise in temi quali ad esempio Appunti mediterranei, Concetti Euclidei, Quaderni Mediterranei sono di comprensibile interpretazione.

Come spiega l’artista “per il pittore il cavalletto è il culmine, l’altare in cui ogni giorno si stringe un sodalizio con l’arte”. Sicuramente il sodalizio di Anteri è ripagato da un successo che dura cinquanta anni e che ancora oggi coinvolge le nuove generazioni e il messaggio del pittore “il bello salverà il mondo” arriva diretto al cuore dei visitatori.

 

di Jole Passaretti

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