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A Trepuzzi è scontro tra segreteria provinciale Pd e Taurino, centrodestra diviso

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TREPUZZI – Sfumata l’operazione Valzano, la segreteria provinciale Pd si ritrova costretta a cercare un degno avversario di Giuseppe Taurino. L’attuale sindaco non ha voluto dire sì a un suo secondo mandato: non voleva mettersi contro l’attuale presidente dell’Arif in scadenza, colui che lo ha portato al successo cinque anni fa. Si parte da questo assunto: il candidato lo sceglie il Pd, un candidato che raccolga il consenso. La segreteria provinciale ha provato a tirare in ballo il segretario Giacomo Fronzi, ma lui non sembra volersi bruciare: ringrazia e spiega che il percorso per individuare il candidato è già a buon punto. Il circolo di Trepuzzi ci tiene ad essere protagonista nella scelta, ma frena le fughe in avanti del segretario provinciale. «Taurino a Trepuzzi è un’istituzione, con moltissimi voti»- spiegano alcuni fedelissimi. Piconese, che ormai cerca di trovare quante più convergenze possibili con Dario Stefano, ora sta cullando l’idea di far scendere in campo un uomo del senatore: Giovanni Chirizzi, ex vicesindaco ed assessore con Valzano. La controindicazione è che non si tratta di un candidato del Pd, come era previsto.

Quindi, interviene direttamente il primo cittadino Oronzo Valzano per difendere l’autonomia del circolo trepuzzino nell’individuazione del candidato, dopo aver ringraziato il segretario provinciale per la fiducia e dopo aver ribadito il suo no a una ricandidatura: «Ringrazio gli organi della federazione provinciale, che hanno già espresso la propria opinione in merito ed indicando la mia persona come la possibile soluzione al momento politico. Comprendo le legittime preoccupazioni del Segretario Salvatore Piconese, ma voglio ribadire che la nostra storia è garanzia di responsabilità politica e che, per questo, abbiamo le risorse per trovare insieme le soluzioni consone al momento politico. Lo abbiamo fatto in passato e riusciremo a farlo anche in questa circostanza. Certamente non perderemo mai di vista le nostre linee guida che consistono nel perseguire l’unità del partito e della coalizione, il rinnovamento della lista nella parità di genere aperto alla società tutta. Ogni contributo, nel rispetto di tali linee, sarà ben accetto, purché frutto di una discussione alla luce del sole e nella massima condivisione». Il messaggio tra le righe è chiaro: «Non decidete candidati senza di noi».

Il braccio di ferro interno al Pd tra maggioranza e ala minoritaria, che si è sviluppato in occasione del tesseramento, ora continua con i candidati sindaci per le amministrative di primavera. È l’ennesima sfida tra Blasi e Abaterusso: infatti, Taurino ha sostenuto Sergio Blasi alle regionali. Si è pensato persino di far scendere in campo per la poltrona di sindaco Alfonso Rampino, che ora è collaboratore strettissimo di Abaterusso. Taurino non rilascia dichiarazioni ufficiali, ma è tranquillo: la sua carica nell’Agenzia Regionale è in scadenza ed è pronto a  rimettersi in pista nella politica locale. Nel centrodestra, invece, come in altri paesi, regna il caos: troppi candidati sindaci e pochi accordi. Vito Leone è il candidato dei fittiani, mentre i forzisti hanno i loro 3 nomi da vagliare: calcolando che nessuno vuole fare le primarie, la situazione è molto complicata. Gli attivisti del Movimento 5 Stelle cercano un candidato: in pole position c’è Scarpa, ex candidato alle politiche.

Gaetano Gorgoni

ggorgoni@libero.it


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