NARDÒ – Nella città più popolosa dopo Lecce, che andrà al voto a primavera, l’ex sindaco è indeciso: non sa ancora se scenderà in campo per sfidare l’attuale sindaco. «Non ho sciolto la riserva, perché devo capire chi siamo e se abbiamo tutti le stesse idee – spiega Antonio Vaglio – devo portare a termine una mia idea e un mio programma. Sono in fase di grande riflessione. Ce l’ho con tutta la maggioranza di Risi, che ha sempre remato contro: è la stessa coalizione che non mi ha fatto governare nel 2010. Io penso sempre a quello che bisogna fare a Porto Selvaggio, valorizzandolo e creando infrastrutture a monte o a valle. Bisogna pensare al porticciolo turistico a Santa Maria al Bagno e a Sant’Isidoro. Non si possono perdere le opportunità dei villaggi turistici, che metterebbero in moto l’economia. Poi, non mi piacciono i parcheggi a pagamento. La battaglia madre sarà quella del depuratore. Ci sono quattro o cinque punti da chiarire con tutti». Dopo un periodo di inattività politica, l’ex sindaco che ha governato Nardò per 13 anni torna in auge con la proposta di Frasca.
Il problema è che è sogni di gloria rischiano di essere spezzati da Salvatore Donadei: l’avvocato neretino ha deciso di fare un passo indietro col suo Nuovo Corso per Nardò e potrebbe portarsi via anche le altre due civiche. L’alleanza con i Conservatori e Riformisti salta perché l’avvocato neretino parla della «solita minestra riscaldata» e guarda altrove, lontano da Vaglio. Del resto, fu proprio Donadei a mandare a casa con il suo voto in Consiglio, nel 2010, l’ex sindaco. Nuovo Corso per Nardò non si fida di Frasca e ora vuol voltare pagina, dopo la delusione di cinque anni fa. Insieme a Donadei si sfila anche Dell’Angelo Custode, di Obiettivo Comune. A questo punto le due civiche, con un importante pacchetto voti, hanno due soluzioni possibili: potrebbero scegliere il centrodestra guidato dal candidato sindaco dell’Udc, Flavio Maglio, oppure il moderato Marcello Risi, sindaco uscente appoggiato da tutto il centrosinistra, che è in buoni rapporti con tutt’e due. «Li stimo molto entrambi e sono molto interessato all’allargamento della coalizione- spiega il primo cittadino di Nardò – C’è una stima particolare nei confronti del collega Salvatore Donadei. Ho un ottimo rapporto anche con Dell’Angelo Custode: la loro collaborazione sarebbe molto gradita. Il centrosinistra deve avere consapevolezza della sua forza, ma non deve sentirsi autosufficiente». La lista di Donadei porterebbe con se anche le altre civiche, inclusa Grande Nardò di Maccagnano.
Risi punta a vincere al primo turno facendo perdere pezzi a Vaglio, che nel caso di abbandono delle tre civiche potrebbe definitivamente tirarsi indietro. In questo modo Frasca, che potrebbe correre insieme a Dell’Anna, con i Conservatori e Riformisti rischierebbe un pericoloso isolamento, visto che con Maglio è in pessimi rapporti (per avergli prima promesso la candidatura e poi averlo abbandonato), mentre con Risi non può allearsi mantenendo il simbolo dei fittiani (il diktat di Fitto è «mai col Pd»). «Noi abbiamo fatto crescere il turismo grazie a porto Selvaggio e al parco che abbiamo preservato dalle auto e da un centro storico recuperato e preservato- spiega il sindaco Risi, in merito ai progetti di Vaglio – Non si torna indietro. Bisogna evitare cementificazioni». Non è ancora chiaro il ruolo che avranno gli outsider Pippi Mellone e il Movimento 5 Stelle con il candidato sindaco De Marco: la corsa, se Vaglio farà un passo indietro, sarà a quattro.
Gaetano Gorgoni