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Ucciso da un’auto pirata: muore 57enne leccese, si consegna l’investitore

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MONTALE/LECCE – Investito ed ucciso da un’auto pirata, mentre si recava presso la pizzeria della figlia Desiré, per darle una mano in vista della serata di lavoro.

La vittima è il 57enne leccese Giuseppe Palumbo, residente a Montale, in provincia di Pistoia: mentre percorreva la provinciale dal comune pistoiese per raggiungere a piedi il paese di Agliana, è stato investito e scaraventato in un fossato. L’investitore, nella tarda serata di è costituito presso la caserma dei Carabinieri, dove si è recato accompagnato dal proprio avvocato: si tratta di un 34enne di Agliana, che ha ammesso le proprie responsabilità.

Il cadavere del salentino, del quale si erano le perse le tracce dalle 18 di domenica scorsa, è stato rinvenuto ieri mattina da un vigile del fuoco, che era impegnato nelle ricerche: parzialmente coperto dalla vegetazione, giaceva sul fondo di un fossato che costeggia la strada.

Palumbo, che lavorava a Firenze dove collaborava in un ristorante, aveva appena finito di lavorare nel capoluogo toscano ed aveva raggiunto in treno il comune di Montale, dov’è residente.

Da qui, poi, percorrendo a piedi la provinciale che collega il paesino ad Agliana (distante appena un chilometro) si stava dirigendo presso la pizzeria della figlia, quando è stato travolto ed ucciso.

Non vedendo arrivare il genitore, la ragazza ne ha quindi denunciato la scomparsa ai carabinieri, nonostante il cellulare dell’uomo continuasse a squillare, agganciando una cella telefonica nelle vicinanze.

Così sono scattate le ricerche. Al lavoro, oltre ai carabinieri, anche le unità cinofile dell’arma ed i vigili del fuoco, che hanno rastrellato la zona, nella speranza di ritrovare il cinquantasettenne salentino.
Purtroppo, intorno alle 10 di ieri mattina, la tragica scoperta: il corpo dell’uomo giaceva sul fondo del fossato, privo di vita.

Gli investigatori dell’Arma, in collaborazione con gli agenti della polizia municipale di Montale, sono riusciti ad individuare il modello del veicolo killer, analizzando alcuni frammenti rinvenuti sulla provinciale: il vetro di un fanale e parte della scocca del veicolo. La caccia al pirata della strada si è conclusa dopo alcune ore, quando l’automobilista si è consegnato ai carabinieri.

C.T.


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