BRUXELLES – L’Italia oggi a Bruxelles ha fatto il punto sul dossier Xylella, in particolare l’idea di un piano d’azione. Lo ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, dopo l’incontro con il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis. “L’incontro è stato molto utile, abbiamo fatto insieme il punto”, ha detto Martina. “Abbiamo condiviso una serie di passaggi che metteremo in pratica a partire dalle prossime ore, – ha spiegato il ministro delle Politiche agricole – in particolare questa idea di un piano nazionale che irrobustisca molto ciò che già stiamo facendo, cioè monitoraggi, controlli, attività, per gestire il tema”. “Io sono soddisfatto, perché penso che la comprensione della particolarità del fenomeno, che non è solo nazionale ma europeo, sia evidente sempre di più anche a Bruxelles”, ha concluso Martina.
“Siamo pronti a dichiarare area indenne da Xylella tutta l’Italia a parte le zone già interessate dal fenomeno”. Queste le parole del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, in una nota diffusa dopo l’incontro con il commissario alla Salute, Vytenis Andriukaitis. “Abbiamo chiesto poi al commissario – afferma Martina – di costituire un gruppo scientifico di alto livello europeo e internazionale, a cui affidare ulteriori valutazioni delle attività svolte e da svolgere per contrastare la diffusione della Xylella”.
“Dobbiamo andare avanti con serietà e responsabilità, proseguendo un lavoro di collaborazione istituzionale che è strategico per evitare ulteriori danni da questa situazione”, ha concluso Martina. “I due hanno avuto uno scambio di vedute costruttivo e la Commissione ha preso nota delle azioni intraprese dal governo, in piena trasparenza – riferiscono fonti comunitarie vicine al commissario Vytenis Andriukaitis – e speriamo di avere un chiarimento rapido da parte della Corte di Giustizia”, alla quale si è appena rivolta il Tar del Lazio, sospendendo il giudizio sui ricorsi dei proprietari di uliveti in cui ci sono piante non infette ma comunque “condannate a morte” nell’ambito dei piani anti-Xylella.