Quantcast
Channel: Corriere Salentino
Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Xylella, i ricorrenti rinunciano al Riesame e gli alberi rimangono sotto sequestro

$
0
0

ulivi-xylella-proteste-(3)L’indagine Xylella non finisce dinanzi al Riesame. I due ricorsi presentati nei giorni scorsi non sono stati discussi. Nessuna discussione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di sequestro preventivo così come richiesto giorni fa dagli avvocati di due indagati: Silvio Schito, dirigente dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia e Maria Saponari, ricercatrice del Cnr e dell’istituto per la protezione sostenibile delle piante. I legali dei due ricorrenti non si sono presentati in aula.

Hanno acquisito la documentazione relativa all’inchiesta e hanno preferito rinunciare al ricorso dinanzi ai giudici del Tribunale della Libertà. Ad ogni modo, il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e il sostituto procuratore Roberta Licci avrebbero calato alcune obiezioni: i ricorsi sarebbero stati presentati fuori dai termini di legge e comunque illegittimi in quanto non presentavano l’interesse dei proprietari degli alberi posti sotto sequestro ma di soggetti non titolati a farlo.

Si sarebbe prospettata una “battaglia” in aula a cui i legali di Schito e Saponari hanno preferito non partecipare. E dopo il giro di boa del Riesame il provvedimento di sequestro degli alberi d’ulivo esce ulteriormente rafforzato. Nel registro degli indagati, inoltre, compaiono altri nomi: l’ex commissario straordinario Giuseppe Silletti che aveva disposto con un apposito piano l’abbattimento degli ulivi malati; Donato Boscia, responsabile della sede operativa del Cnr, dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr; Antonio Guario, l’ex dirigente dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia; Giuseppe D’Onghia, dirigente del servizio Agricoltura della Regione; Giuseppe Blasi, capo dipartimento del Servizio fitosanitario centrale; Vito Nicola Savino, dirigente dell’istituto Caramia di Locorotondo; Franco Nigro, micologo dell’Università di Bari, e Franco Valentini ricercatore dello Iam di Valenzano.

I reati contestati nell’ordinanza di sequestro sono quelli di diffusione colposa della malattia delle piante, violazione dolosa e colposa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose e distruzione di bellezze naturali. Intanto sono ripresi i monitoraggi nel tarantino a seguito della richiesta presentata dal consorzio Dop Terra d’ Otranto che ha segnalato la presenza del batterio nelle campagne di Avetrana. Se confermato si tratterebbe del primo focolaio nel tarantino, segno inequivocabile di come la xylella stia avanzando. E per fronteggiare l’emergenza, nelle scorse ore la Regione Puglia ha stanziato un finanziamento di sette milioni di euro.

F.Oli.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 34969

Trending Articles