TREPUZZI (Lecce) – Il “miracolo di Sant’Antonio” si materializza in una casa di Trepuzzi. Dimenticano un piumone sulla stufa per raggiungere Novoli e quando padre e figlio rincasano trovano tutto intatto. Nessun danno, nessun ferito. Neppure un principio di incendio. tutto in ordine così come prima di uscire. E ora la famiglia grida al miracolo: “E’ stato Sant’Antonio”. Così una tragedia si tramuta in una notizia di colore in una giornata di devozione in tutto il salento. Il “miracolo” si è verificato in un condominio di una palazzina di cinque piani in via Jacopone da Todi dove risiede Tommaso Prima con il padre. Nel pomeriggio i due uomini raggiungono Novoli per pregare in Chiesa Sant’Antonio. Chiudono l’abitazione con quattro mandate così come è abituato il padre di Prima. Rimangono fuori di casa per circa due ore e mezzo.
E quando rientrano compiono la sorpresa. In cucina trovano la stufa al massimo della potenza con sopra il piumone. Con ogni probabilità l’anziano padre si era dimenticato di spegnere la stufa che, per oltre due ore, sprigiona calore sul tessuto. Come non abbia preso fuoco magari estendendosi in casa è una domanda senza risposta. Forse, come scrive lo stesso Prima su Facebook, c’è lo zampino di Sant’Antonio. In ogni caso, per essere sicuri, la stufa è stata buttata via. Il padre tornerà a riscaldarsi con i metodi tradizionali e più sicuri: con la borsa calda. meno fortunata, invece, la sorte per un uomo di Novoli colto da un malore proprio mentre raggiungeva i festeggiamenti così come riportato in un altro articolo.