CAVALLINO (Lecce) – Un’emorragia di natura gastrica alla base del decesso di Maria De Blasi, la 39enne di Cavallino, deceduta dieci giorni fa dopo essersi sottoposta ad una broncoscopia. Al momento, il sanguinamento dello stomaco accertato con l’autopsia dal medico legale Roberto Vaglio non può essere riconducibile ad una esatta diagnosi. Saranno indispensabili gli accertamenti istologici che il consulente eseguirà nei prossimi due mesi prima di depositare gli esiti del proprio elaborato sulla scrivania del pubblico ministero Paola Guglielmi. All’esame erano presenti anche i consulenti di parte: Vincenzo Garzya, per la famiglia della vittima assistita dall’avvocato Michele Massari e Alberto Tortorella per i cinque medici del reparto di chirurgia toracica indagati con l’accusa di omicidio colposo (assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Anna Pecora e Luigi Covella).
L’indagine è stata avviata con una denuncia presentata dai familiari. Già da tempo la De Blasi soffriva di una grave patologia. Lunedì di una settimana fa la donna aveva raggiunto il “Vito Fazzi” per sottoporsi all’accertamento diagnostico: un prelievo di tessuto da analizzare. Stando a quanto emerso, nel corso dell’accertamento, la 39enne avrebbe avuto un’emorragia che ha richiesto l’intervento in sala di un rianimatore. L’emergenza sembrava rientrata. Dopo l’esame la 39enne è stata ricoverata nel reparto di chirurga toracica. Appena 24 ore dopo i medici avevano deciso di disporre le dimissioni. Improvvisamente, però, le condizioni di salute si sono aggravate fino all’improvviso e inatteso epilogo.
La morte della donna ha gettato nello sconforto un’intera comunità. La De Blasi era amata da tutti in paese per il suo carattere dolce e un sorriso contagioso. Cantava nel coro parrocchiale ed era impegnata nel sociale. Trascorreva il tempo libero aiutando le persone più bisognose ed aveva sempre una parola con cui rincuorare tutti. Subito dopo l’autopsia, la salma della donna è stata riconsegnata ai familiari per la celebrazione dei funerali quando un intero paese saluterà per l’ultima volta la propria amata concittadina.
F.Oli.