di Gaetano Gorgoni
BARI – Il centrosinistra si prepara alla battaglia ritrovando l’unità: in molti si dovranno turare il naso perché Michele Emiliano resta l’unico in campo. Il 27 ottobre ci sarà una convention programmatica: se non ci saranno candidature, l’attuale presidente sarà il solo candidato di coalizione. Sarà un evento conclusivo rispetto alle tappe intermedie territoriali, che metterà al centro le proposte derivanti dal basso per un programma o per programmi migliorativi per la proposta di governo regionale di questa coalizione. Intanto, le forze del tavolo del centrosinistra chiedono una revisione della legge elettorale per approvare la doppia preferenza (uomo – donna) e abbassare la soglia di sbarramento (promotore principale di questa legge regionale, fin dal primo giorno della legislatura, è il consigliere Ernesto Abaterusso). “Il tavolo del centrosinistra riunitosi oggi ha definito come punto fondamentale l’individuazione di contenuti prima che di nomi di persone – spiega un comunicato –
Articolo Uno è e sarà parte attiva del processo che, ci auguriamo, porterà il centrosinistra a vincere le elezioni del 2020”. Lo dichiara Andrea Azzone al margine del tavolo di coalizione al quale ha partecipato in rappresentanza di Articolo Uno. “Non c’è tempo da perdere. Occorre mettersi al lavoro per elaborare un progetto unitario che guardi al bene della Puglia e che sia capace di arginare i populismi. Accogliamo con favore la proposta in materia di doppia preferenza con l’auspicio che si possa approvare a stretto giro una legge elettorale nuova che accolga le modifiche avanzate dal Consigliere Ernesto Abaterusso che ha presentato una proposta in tal senso il primo giorno di questa legislatura e dall’Assessore Borraccino in materia di doppia preferenza. Solo così si potranno sanare le evidenti contraddizioni oggi presenti che creano una disparità che altre regioni, da tempo, hanno già eliminato” conclude Azzone.
Intanto nel Pd le candidature di Metallo e Delli Noci stanno mettendo seriamente in crisi Loredana Capone. Qualcuno suggerisce che possa scendere in campo anche Fabrizio Marra, avvocato, ex segretario cittadino del Pd e dirigente tra i promotori della prima candidatura di Salvemini, oltre a far parte della squadra che sostiene il successo di Sergio Signore. Ma in realtà non sarebbe certo. Insomma, se Alessandro Delli Noci è pronto a correre nella lista del presidente (come abbiamo annunciato in anteprima su questo giornale), anche il nome di Fabrizio Marra potrebbe creare problemi a chi cerca riconferme. Tutti scaldano i motori, mentre si ragiona già sulle liste. A Lecce chi vince guadagna sei consiglieri da dividere tra le liste e il Pd potrebbe eleggerne due, se dovesse mantenere le vecchie percentuali.
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