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Due rapine in due settimane, arrestato a Pisa un 42enne neretino

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CRONACA_arresto carabinieriPISA/ NARDÒ (Lecce) – Prima una farmacia, poi una banca. In appena due settimane si è reso protagonista di due rapine in quel di Pisa, dove vive da un po’ di anni. Ed è nuovamente finito nei guai.

Si tratta del 42enne Salvatore Rapanà, di Nardò, arrestato e ristretto in carcere dai carabinieri della Compagnia della città toscana.

Il primo assalto armato di cui è accusato il neretino risale alla sera del 10 dicembre scorso, quando intorno alle 22 aveva fatto irruzione nella farmacia comunale di via Giovan Battista Niccolini, nel centro di Pisa. Camuffato con una parrucca nera, Rapanà aveva atteso che all’interno non ci fossero clienti, per entrare in azione.

Brandendo un coltello da cucina, aveva quindi puntato minacciosamente l’arma bianca verso le due farmaciste presenti in quel momento, affinché gli consegnassero tutti i soldi che erano custoditi nel registratore di cassa. Dunque, arraffati oltre 500 euro in contanti, si era dileguato a piedi facendo perdere le sue tracce.

La seconda rapina, che gli è costata il secondo arresto in pochi giorni, invece, l’avrebbe compiuta nel primo pomeriggio del 23 dicembre, proprio nel giorno in cui Rapanà era in procinto di essere arrestato per il “colpo” in farmacia.

Armato di coltello da cucina e parzialmente travisato da un cappellino di lana di colore bianco e da occhiali da sole, è entrato nei locali della Banca Nazionale del Lavoro di piazza Manin, intenzionato ad uscirne col malloppo. Identico il suo modus operandi: dopo avere atteso che l’istituto di credito fosse privo di clienti, si è presentato davanti agli sportelli e, dietro minacce, è riuscito ad allungare le mani su una mazzetta di banconote, per un totale di 450 euro.

Determinanti per la sua cattura si sono rivelate le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza della Bnl e della farmacia, precedentemente presa di mira, che hanno consentito ai carabinieri di riuscire ad identificarlo in poco tempo.

Ricercato per la prima rapina, è stato raggiunto presso la sua abitazione, all’interno della quale i militari hanno rinvenuto non solo il cappellino bianco e gli occhiali indossati durante l’assalto in banca, ma anche l’intero bottino. Ed è stato facile, a quel punto, ricondurre i due episodi al neretino.

Trascorsa la flagranza del reato, Rapanà era stato soltanto denunciato per la rapina alla Bnl. Ma gli ulteriori accertamenti degli investigatori hanno permesso alla Procura di richiedere ed ottenere il nuovo arresto. Nel gennaio del 2013, inoltre, il neretino era stato arrestato sempre a Pisa, perché insieme ad un complice brasiliano aveva fermato un automobilista, derubandogli il portafogli.

C.T.


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