GALLIPOLI (Lecce) – Ombre sul rilascio di una concessione demaniale e l’ex comandante della polizia municipale di Gallipoli finisce sotto inchiesta. Omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio sono i reati che il pubblico ministero Emilio Arnesano contesta alla dottoressa Paola Vitali, nella sua qualità di responsabile dell’ufficio demanio marittimo del Comune.
Nelle scorse settimane il gip Simona Panzera ha rigettato la richiesta di archiviazione disponendo l’imputazione coatta per l’ipotesi di omissione mentre per quanto riguarda il reato di abuso sono stati disposti alcuni approfondimenti investigativi che il magistrato inquirente dovrà svolgere entro sei mesi. L’inchiesta è stata avviata sulla scorta di una denuncia presentata da un’imprenditrice del posto tramite l’avvocato Luigi Suez. Nel 2009 aveva ottenuto il rilascio di una concessione demaniale e di un permesso a costruire per l’installazione e di un permesso a costruire per l’installazione di pontili galleggianti sul lungomare Marconi. A distanza di un anno, però, entrambi i titoli autorizzativi vennero revocati.
L’imprenditrice inoltrò una nuova richiesta ma solo nel 2012 il Comune comunicò il rigetto dell’istanza. Dopo aver impugnato l’istanza dinanzi al Tar, nel 2014 l’imprenditrice presentò istanza di accesso agli atti, che così come impone la legge venne comunicata alla “Sea Project” e cioè l’azienda concorrente che aveva ottenuto la concessione. A quel punto i finanzieri della Guarda di Finanza acquisirono documentazione presso il Comune e ascoltarono la Vitali come persona informata dei fatti. Nella denuncia, l’imprenditrice ritiene che il Comune avrebbe creato “ostacoli pretestuosi al rinnovo della concessione mediante una procedura che favorirebbe terzi soggetti”. Saranno ora i magistrati a stabilire i fatti.
F.Oli.