PARABITA (Lecce) – Altre sette posizioni finiscono davanti al Tribunale del Riesame nell’ambito dell’operazione “Coltura” che ha consentito di smantellare poco più di due settimane fa una presunta cosca attiva a Parabita. In tre hanno rinunciato mentre per quattro i giudici hanno confermato la custodia cautelare in carcere. Non sono comparsi in aula Marco Antonio Giannelli, 32enne, considerato il presunto capo promotore dell’associazione; Besar Kurtalija, 29 e Orazio Mercuri, 46, tutti di Parabita.
I quattro ricorsi discussi in gornata sono stati puntualmente rigettati e gli indagati rimangono dietro le sbarre. Il Tribunale del Riesame (Presidente Silvio Piccinno, relatore Antonio Gatto, a latere Anna Paola Capano) ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare per Adriano Giannelli, 40enne, cugino di Marco Antonio; i fratelli Donato e Fernando Mercuri, rispettivamente di 52 e 53 anni e Leonardo Donadei, tutti di Parabita. Rispondevano, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Luca Laterza, Luigi Corvaglia, David Alemanno, Gabriele Valentini e Mario Blandolino.
F.Oli.