Il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico chiede scusa per quanto da lui scritto su Twitter a commento della morte del giovane 18enne leccese Lorenzo Toma, avvenuta stamattina dopo un malore mentre si trovava nella discoteca “Guendalina” di Santa Cesarea Terme.
“Chiedo scusa umilmente alla famiglia del ragazzo. Le mie frasi non erano contro di loro, erano invece un richiamo alle nostre coscienze di adulti e un invito a interrogarsi sul perchè avvengano certe tragedie. Ma non c’è nessuna accusa di nessun genere” ha dichiarato Errico all’Agi.
“Se le famiglie esercitassero un pò più di controllo sui figli non morirebbe un 18enne la settimana in disco. Se non sai educare non procreare”, aveva scritto lo stesso Errico nel suo Tweet commentando la morte di Lorenzo Toma e richiamando anche alla memoria il decesso del 16enne umbro Lamberto Lucaccioni avvenuto nella discoteca Cocoricò di Riccione a causa di una overdose di ecstasy.
“Il mio è un monito alle istituzioni, alle stesse famiglie e anche alla Chiesa, se c’è la possibilià che il mondo ecclesiastico faccia qualcosa per proteggere la nostra gioventù – prosegue Errico -. Ho lanciato un grido di allarme che non vuole essere offensivo nei confronti di nessuno, ma intende stimolare la riflessione, l’interrogativo sul perchè ci sono giovani che muoiono in discoteca a causa dell’alcol, della droga, dello sballo.
Ma non c’era alcun riferimento al ragazzo morto a Santa Cesarea Terme. Il mio era un ragionamento generale. C’è bisogno di comprendere perchè i nostri ragazzi fanno certe cose. Se per caso lo fanno per un tentativo di emulazione perchè altrimenti sarebbero esclusi dal branco”.